Imu e Tasi, ultima chiamata: domani scade il pagamento (e l’anno prossimo si cambia)

Domani è il temine ultimo per pagare Imu e Tasi e sarà, molto probabilmente l’ultimo appuntamento alla cassa per 18milioni di contribuenti, tra famiglie e imprese. Partendo dal gettito dell’anno scorso, si può stimare che i Comuni e l’Erario incasseranno almeno 10,1 miliardi di euro (di cui 9,5 dall’Imu e 0,6 dalla Tasi). Come dicevamo, il saldo di quest’anno sarà anche l’ultimo in cui gli inquilini e gli altri occupanti degli immobili – come i comodatari – dovranno versare la propria quota della Tasi (dal 10 al 30% secondo la delibera comunale; 10% se il Comune non ha deciso nulla in merito). Imu e Tasi verranno accorpate  e la spesa ricadrà interamente sul proprietario.

Le due imposte, come ben sappiamo, sono dovute solo per il possesso di case secondarie ad eccezione degli immobili di lusso. Il calcolo previsto per il pagamento di Imu e Tasi è, invece, differente:

  • per quanto riguarda l’Imu si dovrà prendere la rendita catastale, rivalutarla l 5% e moltiplicare il risultato per 160. L’importo ottenuto deve essere considerato al 50% per applicazione dell’aliquota IMU e va pagato dal comodante;
  • per il calcolo della Tasi, invece, i passaggi sono identici a quelli dell’Imu, ma il comodante versa soltanto la quota che gli spetta, fissata dal Comune, che varia fra il70% e il 90%.