La Commissione Finanze della Camera ha approvato un emendamento presentato da Forza Italia (prima firmataria Claudia Porchietto) che abroga l’articolo 23 del decreto fiscale collegato alla manovra di Bilancio, ovvero cancella le sanzioni – 30 euro a cui si sarebbe sommato il 4% del valore della transazione – previste per gli esercenti che rifiutavano pagamenti con carta di credito, bancomat e sistemi affini.
A conti fatti resta tutto come prima: un obbligo senza sanzioni, con la possibilità per gli esercenti di rifiutare il Pos senza incappare in multe.
Esulta Confcommercio perchè accolte le richieste della categoria mentre molto critico è Massimiliano Dona presidente del’Unc, Unione nazionale consumatori: “Un dietrofront su sanzioni che sono già previste da una legge in vigore non si era mai visto. Ha dell’incredibile. In pratica si autorizzano i commercianti a rifiutare i pagamenti elettronici come hanno fatto fino ad ora e le leggi continuano ad essere considerate degli optional“.
I commercianti portano a casa anche un’altra misura attraverso l’approvazione di un altro emendamento: l’allargamento della platea dei beneficiari del credito d’imposta del 30% che “copre”, come spiega sul proprio sito Il Sole 24 Ore, le commissioni bancarie sostenute da commercianti con ricavi o compensi fino a 400mila euro per le cessioni effettuate dal 1° luglio 2020.