Per la prima volta, Johnson&Johnson ha richiamato dal mercato 33mila confezioni di talco dopo che alcuni test condotti dalla Food and drug administration (Fda) hanno evidenziato la presenza di tracce di amianto. Il lotto ritirato è il #22318RB e comprende 33 mila confezioni acquistate online da un rivenditore non identificato. L’azienda – che ha sempre negato la contaminazione con impurità tossiche nei suoi prodotti – è al centro di migliaia di denunce e cause legali da parte di consumatori proprio a causa di tumori e altri danni alla salute attribuiti all’uso di prodotti al talco. Johnson&Johnson ha fatto sapere di aver avviato una “rigorosa indagine interna e di aver deciso il ritiro del lotto in via cautelare”. L’azienda ha inoltre comunicato la sua collaborazione con l’Agenzia governativa “per determinare l’integrità dei campioni esaminati e la validità dei risultati dei test”.
Solo qualche settimana fa, l’azienda ha dovuto pagare un risarcimento milionario per il suo farmaco anti-psicotico Risperdal, accusato di far crescere il seno agli uomini. Mentre sul talco, l’ultima condanna è quella del marzo 2019, quando una giuria americana ha stabilito che la multinazionale dovesse pagare 29 milioni di dollari a una donna affetta di cancro e che aveva denunciato di essersi ammalata a causa dell’asbesto contenuto nel borotalco.