Da Nokia a Huawei: la black list degli smartphone con troppe onde elettromagnetiche

È importante chiedersi se il proprio smartphone emetta troppe onde elettromagnetiche. Sebbene sull’effetto per l’organismo umano la scienza si stia ancora confrontando, esistono diversi studi che sostengono conseguenze anche di tipo cancerogeno per l’eccessiva esposizione a questo tipo di sollecitazione. I telefono portatili devono rispettare dei limiti massimi di emissione per essere messi in commercio, ma non sempre lo fanno. A fare il punto della situazione sui modelli che hanno raggiunto o superato i limiti massimi, è il magazine francese 60 millions de consommateurs, che ha calcolato che solo in Francia, in un anno e mezzo ben 17 modelli sono stati bloccati dall’Agenzia nazionale delle frequenze (Anfr) per non conformità con il tasso di assorbimento specifico (Sar) autorizzato.

Maglia nera a Nokia

“Sebbene pubblici, questi promemoria per l’ordine dei produttori di smartphone raramente raggiungono le orecchie degli utenti, non riuscendo a essere sufficientemente trasmessi dai media mainstream. Abbiamo quindi raccolto i modelli interessati dall’inizio del 2018” scrive 60 Millions. Tra i marchi più noti inseriti nella lista, Wiko, Huawei o Alcatel, e Nokia, risultato il peggiore, con tre diversi dispositivi bloccato tra aprile e luglio 2019. In rari casi, i telefoni sono stati ritirati dal mercato e richiamati dagli utenti. A luglio, per la prima volta, questa misura è stata ordinata dalle autorità per due modelli di marchi poco conosciuti: il Leagoo S8 e l’Allview X4 Soul Mini S. I due produttori non avevano risposto alle richieste dell’Anfr. Nel 2018, un altro cellulare è stato ricordato, ma questa volta volontariamente da Orange che lo aveva distribuito: l’Hapi 30.

Nella maggior parte dei casi è bastato aggiornare

Per la maggior parte degli altri modelli, è stato proposto un aggiornamento del sistema operativo. Modifica il comportamento del dispositivo al fine di limitare la sua radiazione e quindi di rispettare gli standard autorizzati. Gli utenti degli smartphone interessati devono quindi verificare se è stato effettuato. In linea di principio, gli aggiornamenti devono essere proposti automaticamente ma devono essere accettati dall’utente.

Il caso iPhone 7

Negli Usa, il 21 agosto 2019 sono emersi seri dubbi sull’iPhone 7 Apple, accusato di emettere due volte rispetto a quanto dichiarato. Dopo approfondite indagini, il Chicago Tribune ha riferito di misurare lo smartphone con un livello di emissioni tra 2,50 e 2,81 W / kg (misurato a 5 mm).Un dato superiore ai 2 W /Kg previsti per legge in Europa. I test, che sono stati pagati dal giornale ed eseguiti in un laboratorio accreditato, sono contestati da Apple. In Francia, l’iPhone 7 è stato controllato dall’Anfr a maggio 2016 senza rivelare alcuna non conformità. Il Sar a livello del tronco è stato rilevato a 1,34 W / kg, secondo i dati disponibili sul sito Web di dati aperti dell’ANFR. Le differenze nei protocolli di misurazione europei e statunitensi potrebbero spiegare questa discrepanza.

L’elenco degli smartphone interessati

Per ogni smartphone bloccato per emissioni eccessive di onde elettromagnetiche, è indicata la data della chiamata all’ordine pubblicata dall’Anfr e la decisione risultante.

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Alcatel • Pixi 4 (6 “)
Chiamata all’ordine a maggio 2018. Conseguenza: aggiornamento del software (versione 01005 o successiva).
Allview • X4 Soul Mini S
Chiamata all’ordine a luglio 2019. Conseguenza: divieto e ritiro dal mercato da parte delle autorità.
Archos • Access 50
Chiamata all’ordine a dicembre 2018. Conseguenza: aggiornamento software (versione 20181011 dell’11 ottobre 2018 o successiva).
Eco • Star Plus
Chiamata all’ordine a maggio 2018. Conseguenza: aggiornamento del software (versione V02_20180307 o successiva).
Hisense • F23
Chiamata all’ordine a luglio 2018. Conseguenza: aggiornamento del software (versione L1360.6.10.01.ZA00 o successiva).
Huawei • Honor 8
Chiamata all’ordine a maggio 2018. Conseguenza: aggiornamento del software (versione B389 o successiva).
Leagoo • S8
Chiamata all’ordine a luglio 2019. Conseguenza: divieto e ritiro dal mercato da parte delle autorità.
Logicom • M Bot 60
Chiamata all’ordine a gennaio 2019. Conseguenza: aggiornamento del software (versione B18V01.01B12 o successiva).
Neffos • X1 TP902
Chiamata all’ordine a maggio 2018. Conseguenza: copie richiamate dal produttore.
Nokia • Nokia 3 (TA-1032DS)
Chiamata all’ordine ad aprile 2019. Conseguenza: aggiornamento software (versione 00WW_4_43E o successiva).
Nokia • Nokia 5
Chiamata all’ordine ad aprile 2019. Conseguenza: aggiornamento del software (versione 00WW_6_12E o successiva).
Nokia • Nokia 6.1 (TA-1043)
Chiamata all’ordine a luglio 2019. Conseguenza: aggiornamento software (versione 00WW_3_51F o successiva).
Orange • Hapi 30
Chiamata all’ordine ad aprile 2018. Conseguenza: copie richiamate da Orange (posta inviata dall’operatore).
Wiko • Tommy 2 Bouygues Telecom
Chiamata all’ordine a luglio 2018. Conseguenza: aggiornamento del software (versione V02.17.BYT.20 o successiva).
Wiko • View
Chiamata all’ordine a ottobre 2018. Conseguenza: aggiornamento del software (versione V01.27.OPE.20 o successiva).
Xiaomi • Mi Mix 2S
Chiamata all’ordine a febbraio 2019. Conseguenza: aggiornamento del software (versione 10.2.1 o successive).
Xiaomi • Redmi Note 5
Chiamata all’ordine a febbraio 2019. Conseguenza: aggiornamento del software (versione 10.0.6.0 o successiva).