Avete presente quelle fastidiose lettere commerciali nominative che intasano le nostre cassette della posta? Ecco, da qualche giorno per non riceverle più basta aggiornare la propria posizione sul famoso Registro delle opposizioni. Basterà? Per esperienza saremmo tentati di dire che il meccanismo non funzionerà come ha dimostrato di non funzionare con il telemarketing. In più, chi non ha un telefono fisso ma solo un cellulare sarà destinato a ricevere per sempre le lettere commerciali.
Avete capito bene, può accedere al registro delle opposizioni e quindi revocare il consenso alla ricezione di posta pubblicitaria, solo chi possiede una linea telefonica fissa. Attenzione, non stiamo parlando dei volantini distribuiti in maniera massiva – quelli seguono una normativa differente – ma delle pubblicità intestate a nome del ricevente.
Tra novanta giorni (il tempo per consentire ai cittadini di aggiornare la propria posizione) le società responsabili delle campagne di marketing dovranno consultare il registro delle opposizioni per sapere in quali cassette inserire l’opuscolo e in quali no.
Cosa fare se, malgrado l’iscrizione al Registro, continuiamo a ricevere pubblicità sgradite? Anzitutto non è detto che l’invio sia illegittimo. Se siamo stati noi ad autorizzare quella società, magari con una firma distratta che neanche ricordavamo più, possiamo revocare il consenso utilizzando un modulo preparato dal Garante della privacy e inviandolo via raccomandata con ricevuta di ritorno. Se non abbiamo mai autorizzato la società in questione, è possibile presentare un esposto all’Agcom per denunciare l’accaduto.