La Commissione Ue ha reso legalmente vincolanti gli impegni di Mastercard e Visa: le due società ridurranno sensibilmente (del 40% circa) le commissioni multilaterali di interscambio sui pagamenti effettuati nello spazio economico europeo con carte di pagamento emesse fuori dallo spazio economico. In questo modo – ha commentato la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager – saranno ridotti i costi sostenuti dai dettaglianti che accettano pagamenti con carte emessi fuori dallo spazio economico europeo“.
La questione della commissioni di interscambio è all’origine di un’azione comunitaria dal 2015. Quando un consumatore utilizza una carta di debito o di credito in un negozio o on-line, la banca del rivenditore (acquirente) paga la banca del titolare della carta (emittente) una commissione denominata “tassa multilaterale di interscambio”. La banca acquirente trasferisce la commissione al rivenditore, che incorpora, come tutti gli altri costi nel prezzo finale addebitato a tutti i consumatori, anche quelli che non usano le carte. Si applicano, per esempio, quando un turista americano utilizza Mastercard o Visa per pagare il conto del ristorante in Belgio. Le reti di Mastercard e Visa determinano il livello delle commissioni applicate con le loro banche autorizzate.
In assenza di accordi bilaterali tra le banche, il livello delle commissioni interbancarie multilaterali fissate dalle reti Visa e Mastercard si applica come impostazione predefinita. Di fatto, dettaglianti e consumatori non hanno modo di influenzare il livello della commissione interbancaria multilaterale. Secondo gli impegni assunti, Mastercard e Visa ridurranno le commissioni di interscambio multilaterale e ciò fa della Commissione europea, indica l’esecutivo Ue, “la prima autorità garante della concorrenza al mondo che interviene nel settore delle funziona nel settore delle commissioni interbancarie interregionali”.