Il Tribunale di Parma ha condannato Poste Italiane a restituire, sia pure in minima parte, a due possessori di un Buono Postale di £. 5.000.000 Serie P/O n. 000076 emesso il 24.5.85 gli interessi che erano stati promessi, ma non pagati al momento della riscossione del titolo. Si tratta dell’ennesimo caso di applicazione del decreto ministeriale 13/6/1986, che ha sensibilmente ridotto gli interessi dovuti ai possessori dei Buoni Postali. Nel caso seguito dai legali di Konsumer, sul retro del buono era indicato che dopo vent’anni il capitale dello stesso avrebbe dovuto essere di £. 66.652.515. Dal ventesimo fino al trentesimo – nel qual caso la riscossione è avvenuta dopo 28 anni – a quella somma avrebbero dovuto aggiungersi £. 1.777.400 per ogni successivo bimestre. Visto che nella fattispecie i bimestri sono stati 56, all’importo di £. 66.652.515 andavano sommati £. 99.534.400, così da arrivare a £.166.186.915, pari a € 85.829,37. Ai risparmiatori, invece, erano stati versarti solo € 37.062,37.
A questo punto, i due possessori si sono rivolti all’associazione e il Tribunale di Parma ha dato loro ragione, seppur in parte, e riceveranno € 2.724,39: un importo basso ma comunque dovuto.
Konsumer ricorda a tutti i possessori di BTP, sia che non li abbiano ancora incassati, sia che, come è accaduto ai due, abbiano già riscosso il Buono con i conteggi del decreto ministeriale, che possono ancora ricevere gli interessi maturati dalla data in cui, nel titolo, era previsto il decorso degli interessi fino al l’1 gennaio 1987. Basta solo che siano in possesso di una copia.