L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha avviato (fino al 7 maggio) una consultazione pubblica sulla proposta di revisione dell’assunzione di sodio e cloruro. Il sodio e il cloruro sono i due elementi del sale, comunemente usati nella dieta come ingrediente, condimento o conservante. Al consumo eccessivo di sale sono associate patologie cardiovascolari e in particolar modo i consumatori europei sono particolarmente esposti a questo rischio. Il consumo medio giornaliero di sale in Italia, secondo una recente indagine del ministero della Salute, è risultato superiore a 10 g negli uomini e 8 g nelle donne. Valori abbondantemente superiori rispetto alle raccomandazioni Oms che consiglia un consumo massimo di 5 g al giorno di sale, corrispondenti a circa 2 grammi al giorno di sodio.
Alle stesse dosi giornaliere Efsa guarda per un’assunzione sicura e adeguata al rischio cardiovascolare. In particolar modo l’Authority con sede a Parma propone:
- Un’assunzione di 2 g di sodio al giorno per essere sicura e adeguata, considerando le prove sul rischio di malattie cardiovascolari da un lato e l’adeguatezza nutrizionale dall’altro;
- Un’assunzione di 3,1 g di cloruro al giorno deve essere sicura e adeguata, tenendo conto che la principale fonte di cloruro nelle diete dell’Ue è il cloruro di sodio.
In una nota Efsa precisa “il panel propone anche valori specifici per età di entrambi i nutrienti per i bambini, adattando le differenze nel fabbisogno energetico e includendo i fattori di crescita” e che “i valori di riferimento provvisori dell’Efsa non sono né obiettivi nutritivi né raccomandazioni per popolazioni o individui. Sono destinati ad aiutare i responsabili politici della Ue e dei suoi Stati membri per informare le politiche nutrizionali e pubblicare linee guida dietetiche per aiutare i consumatori a fare scelte alimentari sane”.