Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha firmato un’ordinanza per vietare fino al 30 giugno 2019 il consumo di pesce pescato in 30 comuni, compresi nella zona rossa compresa nelle province di Vicenza, Verona e Padova, per l’inquinamento delle acque da Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) prodotti in quell’area per anni dalla Mitemi, da pochi mesi in fallimento. Parliamo di sostanze impiegati in tantissimi prodotti di uso comune daii vestiti in pelle, alle giacche da montagna, fino alle pentole antiaderenti, persino nei cartoni della pizza e il filo interdentale come ha testimoniato una recente ricerca.
Gli effetti sulla salute
Gli effetti sulla salute umana sono ormai noti. I Pfas, i composti perfluorati che hanno inquinato intere province del Veneto, sono interferenti endocrini, modificano cioè l’attività ormonale, maschile in particolare, e possono provocare infertilità e cancro. Ad annunciare la scoperta è stato dato il professor Carlo Foresta presentando la ricerca condotta dall’unità operativa complessa di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Ospedale dell’Università di Padova, in collaborazione con il dottor Andrea Di Nisio del Dipartimento di Medicina dello stesso ateneo. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, la più importante rivista mondiale di endocrinologia clinica. “Da un’indagine condotta su oltre duecento giovani veneti, abbiamo scoperto il meccanismo inibitorio dei Pfas sul testosterone, dimostrando che i Pfas si legano al recettore per il testosterone, riducendone di oltre il 40% l’attività”.
Efsa: “Rivedere la dose tollerabile nei cibi”
Nel frattempo l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha proposto di rivedere le assunzioni tollerabili di due contaminanti chimici, Pfoa e Pfos i per- e polifluoroalchilici più conosciuti come Pfas, a cui i consumatori sono esposti attraverso la catena alimentare a causa dell’inquinamento ambientale.
La Procura di Vicenza nel frattempo ha concluso le indagini preliminari relative all’ inquinamento da sostanze Pfas causato dalla Miteni di Trissino, nel vicentino: 13 gli indagati per l’inquinamento delle falde acquifere.