La Pink Tax, ovvero quel fenomeno per il quale i prodotti dedicati al pubblico femminile costano mediamente di più rispetto agli stessi dedicati al pubblico maschile, esiste davvero? Di certo, i prodotti destinati a un pubblico femminile subiscono delle oscillazioni di prezzo molto più alte che quelli per gli uomini. idealo – portale di comparazione prezzi – ha analizzato la tematica per cercare di capire se l’oscillazione dei prezzi sia un fenomeno legato solo ai prodotti femminili o se, in qualche misura, coinvolge anche il pubblico maschile. E ha scoperto che le donne devono prestare particolare attenzione all’andamento dei prezzi in quanto i prodotti a loro dedicati sono caratterizzati da una fluttuazione media del 49,6%, dato ben superiore a quello relativo ai costi dei prodotti maschili, la cui variazione media si attesta intorno al 33,5%.
Vediamo alcuni esempi: le scarpe da tennis femminili nell’arco di tre mesi sono vittime di oscillazioni di prezzo in media fino al 106,8%, mentre i costi di quelle da uomo variano al massimo del 46,1%. Stesso discorso vale per le scarpe da corsa (con variazioni del 67,8% per le donne e “solo” del 34,3% per gli uomini) e per le sneakers (72,7% per lei e 51,9% per lui). Ancora, quando si parla di profumi, la variazione media dei prezzi nell’arco di tre mesi è del 19,2% per quelli da donna e solo del 9,8% per quelli da uomo; per i trattamenti viso si parla di una variazione del 26,9% per lei e solo del 16,1% per lui e – infine – anche per prodotti quotidiani come i deodoranti, i prezzi variano del 36,2% per lei e solo del 16,9% per lui. Analizzando questi dati, idealo ha rilevato come le variazioni di prezzo più alte siano principalmente legate a prodotti dall’acquisto sporadico, come sandali da trekking o scarpe da tennis, mentre i prodotti di uso quotidiano seguono le stesse logiche ma con variazioni dei prezzi molto meno repentine: infatti, una fluttuazione eccessiva per queste categorie sarebbe subito avvertita dal consumatore, uomo o donna che sia.
Il prezzo per i prodotti femminili è più dinamico, in media, del 65,3% rispetto a quello dei prodotti analoghi maschili, per cui il pubblico femminile deve stare particolarmente in guardia per assicurarsi il prodotto di cui ha bisogno al prezzo più equo. Perché le continue fluttuazioni dei prezzi possono significare costi d’acquisto superiori.