La procedura di autorizzazione dei pesticidi come il glifosato in Europa deve essere resa più trasparente e responsabile. È la conclusione a cui è giunta a Bruxelles la Commissione speciale sui pesticidi del Parlamento europeo nata nel febbraio 2018, sulla scia del dibattito sorto dall’autorizzazione all’erbicida glifosato. La relazione è stata votata a grande maggioranza con 23 voti a favore e 5 astensioni.
Pubblici gli studi vagliati da Efsa
A gennaio il documento approvato in Commissione andrà in aula per la votazione finale. La novità più grande è che l’iter di approvazione di un pesticida dovrà essere più trasparente e questo significa ad esempio che tutti gli studi presi in considerazione dall’Efsa, o da un’altra authority europea, dovranno essere pubblici. Il libero accesso ai cittadini ai dati su cui l’Europa decide sarà quindi il cardine del nuovo iter autorizzativo.
Spiega Piernicola Pedicini, europarlamentare M5S e membro della Commissione Pest:” Tra i suggerimenti che sono stati adottati nella relazione c’è anche la necessità di studiare la neurotossicità per lo sviluppo dei pesticidi, data l’esistenza di forti prove a sostegno del loro impatto sullo sviluppo del cervello dei bambini; la riduzione, idealmente l´abbandono, della sperimentazione animale; l’introduzione di un sistema di monitoraggio e di vigilanza su come i pesticidi vengono utilizzati in ogni Stato”.
“Rivedere autorizzazione a glifosato”
La Commissione speciale, aggiunge Pedicini, chiede anche di valutare una revisione dell’approvazione del glifosato. In realtà nella relazione finale approvata attraverso un compromesso come scrive il portale Euractiv non è affatto automatica la revisione della decisione sul glifosato che è utilizzabile fino al 2021.