Fattura elettronica anche per i privati: 8 proposte a confronto. Quali scegliere

Dovremo abituarci presto alla fattura elettronica, il documento digitale che dal 2014 è obbligatorio emettere per beni e servizi resi alla Pubblica amministrazione, ma che dal 1 gennaio 2019 diventa obbligatoria anche nello scambio tra privati titolari di partita iva (imprese e professionisti: è la cosiddetta fatturazione B2B, business to business) e tra questi e i consumatori (fattura B2C).

Intanto, è appena intervenuta una modifica al decreto fiscale in punto di e-fattura: la novità è che è stato deciso l’esonero per medici e farmacie per i dati già inviati tramite il sistema TS e per le associazioni sportive dilettantistiche fino a 65mila euro di fatturato. L’esonero per i medici e i farmacisti si è reso necessario per superare i rilievi critici sollevati dal Garante Privacy, preoccupato per la riservatezza dei dati sensibili trattati da queste categorie professionali, riservatezza messa a rischio dal sistema stesso della fatturazione B2B.

COSA CAMBIA (E CON QUALI OPPORTUNITA’)

Per chi invece è ormai ad un passo dall’adottare la fattura elettronica, ma ha ancora le idee confuse, ci affidiamo ai consigli pratici di Nicola Savino, che ha curato per il Salvagente la guida “La fatturazione elettronica”, un vademecum che spiega come sfruttare i vantaggi della e-fattura senza cadere in errori e sanzioni.
“La e-fattura – ci spiega Savino – è chiaramente un controllo da parte dello Stato per recuperare l’Iva non versata. Il Portogallo l’ha introdotta nel 2012 con successo, ora lo segue l’Italia, ma prima o poi tutta l’Europa dovrà fare lo stesso”.
Ma non bisogna pensarla solo come un atto di controllo sulle nostre attività o, peggio, come un mero adempimento burocratico di cui nessuno sentiva il bisogno. “Per cogliere al meglio questa opportunità – continua Savino – bisogna pensare all’intero processo aziendale: non si tratta semplicemente di sostituire un documento in pdf con uno in xml, ma di sfruttare questo documento strutturato per gestire in modo automatico tutto il suo contenuto e i documenti ad esso collegati. Ad esempio gli ordini, i documenti di trasporto (ddt), il magazzino, ecc.”.
Non meno importante è il fatto che non si produce più carta: “Niente più archivi cartacei, ma efficienti archivi elettronici, più sicuri e facili da gestire, in cui cercare documenti e condividerli sarà decisamente più veloce rispetto al passato”.
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LE OFFERTE A CONFRONTO

Intanto, è bene anche dare uno sguardo alle offerte presenti sul mercato per farsi trovare pronti quando l’obbligo della e-fattura scatterà anche per i privati.
Il Salvagente ha messo a confronto 8 proposte di operatori diversi per la fatturazione elettronica. Come si vede, accanto a fornitori che prevedono la gratuità assoluta del servizio, c’è anche chi richiede cifre importanti a fronte delle quali si offrono però servizi di gestione completa del business dell’azienda, ideali per realtà più strutturate, meno per micro imprese e singoli professionisti. Per fare la scelta giusta, quindi, bisogna guardare all’offerta su misura per le proprie esigenze.