Si avvicina il periodo delle grandi abbuffate. E degli inevitabili bruciori di stomaco con il conseguente aumento di vendite dei farmaci antiacidità.
I più comini ed economici, ad azione rapida e da banco, sono Maalox, Mylanta, Rolaids o Tums, o i loro equivalenti generici. Ma non è detto che sia l’opzione migliore, come dimostra una ricerca appena pubblicata da Consumer Reports, il periodico dell’associazione di consumatori più seria e numerosa dell’America settentrionale.
OPTARE PER GLI INIBITORI DI POMPA PROTONICA?
Chi sa in anticipo che consumerà qualcosa che innesca il bruciore di stomaco, secondo il rapporto dell’associazione, potrebbe assumere per farmaci come la famotidina (Pepcid AC), la nizatidina (Axid AR) o la ranitidina (Zantac 75, Zantac 150). Questi medicinali aiutano circa la metà delle persone che soffrono di bruciore di stomaco prevedibile e sono disponibili a basso costo.
Se però il bruciore è prevedibile e frequente sarebbe il caso di vedere un dottore perché si potrebbe soffrire di una malattia da reflusso gastroesofageo. Questa grave condizione può causare danni all’esofago se non trattata. In questo caso i farmaci chiamati inibitori della pompa protonica, o PPI (Nexium 24HR, Prevacid 24HR e Prilosec OTC), possono aiutare a mantenere la malattia sotto controllo. Riducono efficacemente la quantità di acido gastrico prodotto, rendendo il contenuto dello stomaco meno aggressivo per l’esofago.
Questi farmaci, sebbene efficaci, potrebbero non fornire un sollievo immediato; possono impiegare fino a quattro giorni per iniziare a fare effetto. Attenzione, però: se presi per mesi o anni, gli IPP possono avere seri effetti collaterali, sebbene non comuni. Tra questi la diarrea cronica dovuta a un’infezione batterica che può portare a gravi problemi intestinali. L’uso a lungo termine può esaurire i livelli di magnesio, che possono scatenare spasmi muscolari, battito cardiaco irregolare e convulsioni.
Uno studio del 2016 ha rilevato un rischio più elevato del 20 percento di malattia renale in soggetti che assumono PPI rispetto a quelli trattati con una diversa classe di farmaci per il bruciore di stomaco chiamati bloccanti H2. E alcune ricerche suggeriscono che possono anche che possano ridurre i livelli di vitamina B12.
LA LOTTA AL BRUCIORE SENZA FARMACI
Prima di fare affidamento sui farmaci per placare il bruciore, dicono gli esperti sanitari di Consumer Reports, provate questi semplici passaggi:
- Ridurre la caffeina e le bevande alcoliche.
- Mangiare pasti meno abbondanti.
- Diminuire cibi grassi e fritti.
- Non esagerare con cibi piccanti, aglio, cipolle e agrumi.
- Evitare di sdraiarsi per almeno 3 ore dopo aver mangiato.
- Ridurre – meglio smettere, se ci riuscite – il fumo.
- Provate anche a sollevare la testa dal letto da 15-20 centimetri. Questo può aiutare a ridurre il bruciore di stomaco mentre si dorme.