Olio di palma sostenibile? Sì ma solo in apparenza

All’apparenza sembrano società che a tutti gli effetti producono olio di palma in maniera sostenibile, ma in realtà nascondono un sistema opaco caratterizzato dalla distruzione degli habitat naturali. A scoprirlo un rapporto di di Chain Reaction Research, rilanciato da Valori.it che ha il punto sulle strategie utilizzate dalle aziende “per garantirsi una facciata presentabile di fronte agli acquirenti internazionali. Senza quindi affrancarsi realmente da chi, nella filiera, opera in modo criminale sul piano ambientale e dei diritti umani”.

Strategia 1: il controllo delle aziende collaterali

Molti magnati che possiedono la maggioranza di società del settore olio di palma indonesiano quotate in Borsa controllano, direttamente o meno, grazie all’intestazione da parte di loro familiari, attività che non sono incorporate in quella principale quotata, e quindi sottoposta al maggior controllo del mercato. Strutturando così al di fuori gli asset imputati di svolgere attività non conformi alle politiche NDPE No Deforestation, Peat, Exploitation. Cioè niente deforestazione, né distruzione delle torbiere, né tantomeno sfruttamento delle persone. Obbiettivo? Eludere le verifiche di chi, badando a criteri di sostenibilità, fa affari con la capofila.

Strategia 2: la vendita degli asset controversi

Un altro metodo è quello di nascondere le attività controverse vendendole, anche ripetutamente, a parti correlate dopo che contestazioni siano state rese pubbliche. In questi casi, allontanandosi dall’oggetto delle polemiche, le aziende titolari delle “piantagioni incriminate” puntano a mitigare il rischio di sospensione dei contratti da parte dei loro clienti. Gli asset controversi sono venduti dai gruppi aziendali più conosciuti e – in genere – quotati in Borsa, ma rimangono occultamente sotto il controllo diretto della loro amministrazione o degli azionisti.

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Strategia 3: la costruzione di strutture aziendali opache

Infine, sempre per nascondere la proprietà effettiva degli asset controversi, è possibile stratificare le realtà aziendali rendendo opachi gli assetti proprietari. Questo complica gli sforzi di chi svolge verifiche su chi viola leggi e politiche di approvvigionamento dell’olio di palma.