La campagna di pressione promossa da SumOfUs, un gruppo internazionale di consumatori, e dalla Ong ambientalista Mighty Earth ha spinto Lindt a impegnarsi pubblicamente in un’ambiziosa politica anti-deforestazione per l’approvvigionamento sostenibile del cacao.
Le due organizzazioni hanno anche lanciato una petizione firmata da oltre 70mila cittadini per chiedere alle multinazionali del cioccolato di sospendere l’acquisto di cacao nelle piantagioni illegali e nelle aree protette africane, come in Costa d’Avorio, causa di distruzione di foreste pluviali.
L’impegno in 4 punti
Lindt, chiamata in causa, ha risposto dicendo che, come riporta FoodNavigator, “è a conoscenza delle problematiche legate alla deforestazione nella produzione di cacao e si impegna a evitare la deforestazione nelle catene di approvvigionamento agricole utilizzate per la produzione di i nostri prodotti al cioccolato. “
Lindt ha anche risposto elencando quattro principali obiettivi di sostenibilità: “Niente cacao proveniente da aree protette; nessuna espansione della superficie coltivata a cacao in aree definite ad alto contenuto di carbonio; sistemi di agroforestazione per la produzione di cacao; supporto alla protezione delle foreste, la conservazione e la riforestazione delle comunità.
“Siamo sulla strada giusta”
Lindt ha spiegato inoltre che sta attualmente lavorando per attuare pienamente i piani d’azione entro il 2025 per garantire che l’intera filiera del cacao sia sostenibile e quindi “libera” dalla deforestazione. Soddisfatto Christian Bock di SumOfUs.“Abbiamo avuto un dialogo stretto e costruttivo con Lindt negli ultimi mesi e ci congratuliamo con la società per aver impegnato gli sforzi contro la deforestazione”.
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