L’operazione “No ‘Iva” di Mediaworld si è rivelata un flop per molti clienti e rischia di trasformasi in un boomerang a causa delle tante lamentele. Due sono le critiche principali rivolte alla catena di elettrodomestici: l’opacità della pubblicità e l’accusa di aver messo in atto il noto trucchetto di alzare i prezzi dei prodotti poco prima di scontarli.
Pubblicità ingannevole?
Ma andiamo con ordine. Mediaworld ha lanciato la promozione “No Iva” valida l’1 e il 2 ottobre. “Risparmiate l’Iva del 22%” recitano i claim pubblicitari diffusi dall’azienda, rispetto a tutti i prodotti in vendita tranne alcuni tra i più “caldi”, come iPhone X e Fifa 2019. “Pubblicità ingannevole! -scrive il consumatore Fernando Ianni sulla pagina Facebook di Mediaworld – Si risparmia il 18,03% e non il 22%“. E in effetti, considerando che lo sconto del 22% viene calcolato sul prezzo senza Iva, e sottratto sul prezzo lordo, in sostanza, nonostante il consumatore legga sugli spot qualcosa che suona come una riduzione di prezzo del 22%, si trova con u 4% in meno di sconto.
Prezzi gonfiati?
C’è poi la questione relativa ai presunti prezzi gonfiati prima della promozione. E qui i commenti arrabbiati sotto il post della campagna Mediaworld abbondano. Ne riportiamo solo alcuni: “Venerdì ho ordinato online un prodotto a 88,20 euro oggi sta 104,09 euro”, scrive Simone, Mentre Davide Cracco commenta: “Volante Logitech G29 per PS4, fino a sabato prezzo in negozio 249 euro, ieri “stranamente” il prezzo esposto era 349 euro….con lo “scontone iva” 279 euro…. Beh, complimenti!”, ancora: “Io invece avevo visto un mini hi fi la settimana scorsa costava 170 euro oggi magicamente costa 200 euro però mi hanno detto che mi scontavano l’Iva” (Leone Salvatore), “Giorni fa avevo messo un prodotto nel carrello che costava 428 euro. Da ieri con la promozione ‘no iva’ costa 433 euro!un vero affare” (Rosalia Sendsthere). E così via, mentre Guglielmo IWill ironizza: “Ma pensa…. MediaWorld risponde a tutti i commenti tranne a quelli riferiti ai prezzi di listino ‘cresciuti'”. E come se non bastasse, diversi si lamentano per il cattivo funzionamento del sito al momento di acquistare. Dopo tutte queste polemiche, Mediaworld darà un chiarimento pubblico alla rabbia dei suoi clienti?