Condannato a 9 mesi di carcere e 8mila euro di multa perché pubblicava delle recensioni false su Tripadvisor. La sentenza del tribunale penale di Lecce nei confronti del titolare di un’agenzia che vendeva pacchetti di recensioni false a hotel e ristoranti potrebbe fare storia, e sicuramente costituisce un precedente importante. Il proprietario di PromoSalento è stato così giudicato responsabile di aver promesso lodi a strutture non derivate da reali esperienze.
Federalberghi: “I portali vietino i commenti anonimi”
Federalberghi ha commentato con un plauso: “Va nella giusta direzione la sentenza del Tribunale penale di Lecce, che ha inflitto una pena esemplare (nove mesi di carcere) a uno “spacciatore” di fake reviews, che scriveva e vendeva recensioni false utilizzando un’identità falsa”. La federazione degli albergatori ha poi aggiunto: “Non possiamo però dimenticare che siamo di fronte ad un problema dalle dimensioni enormi. Né possiamo illuderci che possa essere risolto affidandosi al meritorio lavoro della magistratura o alla buona volontà dei singoli”, “Il primo passo che i portali devono compiere per radicare un sistema in cui prevalgano le vere recensioni, scritte da veri clienti, che raccontano una vera esperienza, è un deciso stop alle recensioni anonime e ai nickname di comodo”. Proprio alle false recensioni su portali come Tripadvisor e Booking, il Salvagente ha dedicato una ampio servizio sul numero di agosto.
Sei buoni consigli per interpretare le recensioni
1. Meglio i locali con numero maggiore di recensioni. Una percentuale alta di buone recensioni su pochi giudizi, soprattutto nei locali nuovi, può far pensare alla generosa mano di amici e parenti dei titolari.
2. Occhio ai commenti fotocopia. Se troppe recensioni si presentano come brevi, con aggettivi generici e identiche tranne qualche piccola variazione, è probabile che si tratti dello stesso recensore che lo fa sotto pagamento o per favorire o sfavorire un locale per ragioni commerciali.
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3. Leggere attentamente i commenti negativi. Non di rado, nel caso dei ristoranti con una media di voto alta, un commento negativo è dovuto all’impossibilità di trovare un posto in una serata affollata o a un disguido con la prenotazione, ma non ha a che vedere con la qualità di cibo e servizio. Non fermarsi ai numeri.
4. Impostate bene i filtri. Non sempre nei portali di recensione la prima pagina di ricerca organizza i risultati per convenienza o rapporto qualità/prezzo. Esistono categorie più sfumate come “popolarità” che potrebbero non andare incontro alla vostra ricerca. Prima di cominciare a sfogliare le proposte impostate il filtro visualizzazioni nell’ordine più importante per voi (Costo, media, numero di recensioni, eccetera).
5. Spesso le recensioni che compaiono in alto sono sponsorizzate. Un segnale molto comune per differenza con le altre è il colore di sfondo, ma in ogni caso deve essere scritto “sponsorizzato” o una dicitura analoga. Se andate di fretta potreste confondere come maggiore qualità una posizione dovuta soltanto a una contratto commerciale.
6. La credibilità delle recensioni. Quasi tutti i portali di recensione permettono agli utenti di votare con un segno di approvazione i commenti degli altri utenti più utili, oppure di segnalare quelli più scorretti. In questo modo, è possibile davanti a un commento soppesarne l’importanza in base al gradimento complessivo accumulato dal recensore.