L’Italia ha recepito la nuova normativa europea anticipando il divieto di utilizzo di mercurio libero nelle amalgama dentali al primo gennaio 2018, rispetto al primo luglio come previsto dal Regolamento Ue 2017/852 che attuava gli obiettivi della Convenzione di Minamata, ratificata per limitare l’uso e il rilascio di mercurio nell’ambiente. La Convenzione richiedeva anche a ciascun Stato membro di impostare, a partire dal 1° luglio 2019, un piano nazionale per la generale riduzione dell’amalgama. E l’Italia ha fatto la sua parte.
Ricordiamo che le nuove regole prevedono che possa essere usato mercurio solo in forma incapsulata pre-dosata, per evitarne dispersione. Inoltre, salvo eccezioni, non potrà più essere utilizzato per le cure dei denti dei minori di età inferiore a 15 anni e delle donne in stato di gravidanza o in periodo di allattamento.
L’adeguamento dell’Italia alla normativa Ue è stata sancita nei giorni scorsi da un provvedimento del ministero dell’Ambiente. Tra i nuovi obblighi è previsto che gli studi dentistici dovranno raccogliere i residui di vecchie otturazioni che vengono rimosse e l’obbligo di un corretto stoccaggio di questi rifiuti.