Che aria respirano i turisti che d’estate visitano le grandi città d’arte? Ce lo dice una ricerca della ONG Transport & Environment (T&E) di Bruxelles, secondo cui una visita di 4 giorni nelle maggiori città d’Europa equivale a fumare diverse sigarette.
Secondo lo studio della Ong, infatti, passare un lungo weekend nelle dieci città più popolari ma inquinate d’Europa potrebbe avere gli stessi effetti sulla salute del fumo, come se i turisti fumassero tra una e quattro sigarette.
Il parallelo tra inquinamento atmosferico e sigarette si basa sulla ricerca di Berkeley Earth, che si concentra sul particolato fine (PM2.5), la misura più comunemente utilizzata per stabilire i livelli di inquinamento atmosferico.  Una sigaretta al giorno equivale all’incirca a un livello di PM2,5 di 22 µg/m3.
La “conversione” dell’inquinamento dell’aria in sigarette ha penalizzato soprattutto Istanbul e Praga, dove trascorrere quattro giorni di vacanza equivale a fumare 4 sigarette; 3 se ne fumano inconsapevolmente a Milano, 2,75 a Londra, 2 a Parigi, Amsterdam, Vienna e Roma, 1 a Dublino e Barcellona.
“Quando l’inquinamento atmosferico è cattivo – ha commentato il coordinatore di T & E per la qualità dell’aria e il diesel Jens Müller – ci viene detto di evitare di mangiare o fare attività fisica all’aperto. Ma passeggiare per le città e mangiare sulle terrazze dei ristoranti è quello che si fa quando si è in vacanza. Ed è in questi momenti che i turisti, compresi i bambini, sono più o meno costretti a fumare”.
Qual è la causa principale della cattiva qualità dell’aria? Secondo la Ong, le auto: “le case automobilistiche violano costantemente le leggi sull’efficienza del carburante rilasciando veicoli più inquinanti di quanto dovrebbero essere. L’industria sostiene che i moderni diesel sono puliti, ma i controlli rivelano che ciò è falso, con la maggior parte che emette fino a 18 volte il limite legale di inquinamento NO2. Di conseguenza, città come Parigi, Londra, Amburgo e Milano hanno iniziato a limitare i diesel“.
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