L’Agenzia francese del farmaco, dopo aver condotto nuove analisi, “conferma la buona qualità della nuova formula” di Levothyrox contrariamente a quanto sostenuto di recente da un’associazione di pazienti tiroidei. A metà giugno le analisi condotte dall’Associazione francese di Malattie della tiroide soffre, infatti, avevano rilevato anomalie nella composizione alla base di un numero elevato di effetti collaterali nei pazienti in cura con il farmaco. Merck, l’azienda produttrice, si era affrettata a smentire questa affermazione “scientificamente infondata” e oggi dello stesso avviso è anche l’Ansm. “Le informazioni ripetute che mettono in discussione la qualità della nuova formula di Levothyrox sono quindi infondate”, aggiunge l’Ansm.
I risultati delle analisi Ansm “mostrano la presenza di quantità comparabili di levotiroxina tra la vecchia e la nuova formula, che non è quindi sottodosata” contrariamente a quanto affermato dall’associazione. Quest’ultimo aveva affermato che le analisi svolte per suo conto mostravano un “contenuto di levotiroxina, l’unico componente ormonalmente utile del farmaco (..) gravemente inferiore alle specifiche in vigore”.