L’appuntamento di questa settimana della nostra rubrica curata dal professor Alberto Ritieni è dedicata ai disagi di quando ci mettiamo al volante: Emorroidi, nausee, bocca secca e dolori posturali. I cibi giusti possono alleviare (se non risolvere) i disturbi. E poi anche un pensiero speciale (e speriamo dei consigli utili) per chi è in terapia oncologica per sfatare alcuni miti che con troppa leggerezza girano sul web. Buona lettura
Per lavoro sono spesso in auto e soffro di fastidiose emorroidi, molti amici mi consigliano verdure e tanta frutta.
VERO Questo inconveniente “professionale” non è da poco, ma può essere in parte sopportato evitando di mangiare troppe carni rosse o insaccati per giunta salati. Alimenti grassi, o fritti oppure pane e pasta troppo raffinati sono di poco aiuto. Peggio ancora se abusiamo di pepe e peperoncino che rientrano nella categoria degli alimenti irritanti e infine, rappresentano un problema per ci soffre di emorroidi le solite bibite gasate, i troppi caffè e i superalcolici. Ci possiamo chiedere allora a cosa possiamo preferire senza avere troppi problemi. La scelta delle fibre è sempre vincente anche intese come pasta, pane e riso integrale ed è consigliabile l’uso di verdure di colore scuro come la melanzana perchè per la loro ricchezza di antocianine supportano una migliore circolazione periferica. Infine, si possono scegliere verdure a foglia larga e usare yogurt con fermenti lattici vitali riequilibreremo la flora intestinale che a sua volta gestirà molto meglio il problema. Infine, potrà sembrare strano, ma le cipolle e l’aglio sono una scelta ottima perchè anche loro influenzano positivamente il sistema circolatorio specie quello periferico.
Quando viaggio ho spesso la bocca secca e mi suggeriscono di evitare cibi troppo secchi e duri
VERO Se per un motivo qualsiasi abbiamo meno saliva e, di conseguenza, una bocca fastidiosamente secca, ecco che la masticazione e la stessa deglutizione sono più difficili. Un discreto sollievo è quello di bere spesso e a piccoli sorsi, oppure non potendo succhiare dei cubetti di ghiaccio, fermiamoci e regaliamoci un nostalgico, ma sempre ottimo ghiacciolo alla frutta. La cosa da fare è quella di evitare cibi che richiedono una masticazione laboriosa, o cibi troppo asciutti che ci impastano la bocca come accade scegliendo i crackers o i grissini. Se è possibile durante i viaggi, occorre evitare ciò che è troppo salato, speziato o troppo caldo e invece, preferire fermarsi e scegliere delle vellutate con cereali integrali o con legumi che ci donano oltre a valori nutrizionali eccellenti anche dei sapori, dei colori e la giusta cremosità per avere una bocca meno secca. Se la prima digestione, come dicevano i latini, avviene nella bocca occorre che sia in piena forma e che non sentiamo sapori cattivi o amari altrimenti il consiglio è quello di sorseggiare dell’acqua con qualche goccia di limone.
In macchina talvolta soffro di nausea e di vomito così mangio solo a pranzo in modo abbondante….
FALSO La soluzione migliore da suggerire è usare lo spuntino che permette di alimentarsi anche quando si soffre di nausea e di vomito in auto. Mangiare anzi poco e spesso, dividendo i tre pasti principali in sei-otto spuntini quotidiani permette di superare almeno in parte questi problemi. L’importante è di evitare dei piatti complessi e troppo pesanti. Allo scopo ci aiutano molto i cibi secchi, i cereali integrali anche come pane e pasta, non condire in modo troppo piccante ed è bene evitare anche di scegliere dei piatti troppo caldi. Si può anche consigliare di evitare piatti con troppa personalità perchè con odori e sapori marcati oppure ricchi in grassi. È bene, durante i pasti, evitare di bere dei gran bicchieroni di acqua e limitarsi a fare dei piccoli sorsi. Se si sente arrivare nausea e vomito allora fermarsi e scegliere la qualità sia nei commensali che nella qualità dei piatti. Una ulteriore accortezza che può aiutare è di mangiare con un sottofondo musicale adatto sia per migliorare i rapporti con chi condividiamo l’abitacolo sia perché qualche programma radiofonico potrebbe indurre nausea e vomito anche in chi non ne soffre.
Sono in terapia oncologica e ho un gran senso di spossatezza che mi limita molto, mi hanno detto di evitare gli zuccheri per stare meglio
VERO In un percorso di sofferenza come per i pazienti oncologici può accadere di avere come compagni di viaggio stanchezza e mancanza di forze. Alcuni medici parlano di questo come di una patologia la “fatigue” che rende difficile il vivere quotidiano e il sonno non riesce a farci ricaricare. La scelta scontata di mangiare dolci e leccornie ricchi di zuccheri purtroppo non premia. L’American Cancer Society afferma che questa strategia da una carica immediata, ma effimera per cui dopo poco ci si ritrova di nuovo scarichi. Seppure in maniera semplicistica, il tumore è un qualcosa che assorbe zuccheri rapidamente per far fronte al suo metabolismo più rapido rispetto al tessuto sano. La soluzione è quella di scegliere cibi integrali che rilasciano zuccheri lentamente nel circolo, di mangiare più fibre e più legumi per ridurre l’handicap metabolico delle cellule sane. L’energia può invece provenire da grassi sani come l’olio extravergine di oliva che sostiene i livelli di energia per maggiore tempo e ci fornisce anche polifenoli, vitamine e antiossidanti per aiutarci. Uno snack veloce e leggero di supporto si può invece basare sulla frutta secca come noci e le oramai celeberrime mandorle.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente