La Scozia vieta i cereali Cheerios e Coco pops nelle scuole: “Troppi zuccheri”

Il Servizio sanitario nazionale della Scozia ha deciso di fare la guerra ai cereali per la colazione più grassi, per contrastare il problema dell’obesità infantile. I bambini scozzesi, infatti, vedranno molti dei loro cibi preferiti scomparire dai loro pasti scolastici. Secondo quanto riportato da FoodNavigator, il segretario all’istruzione John Swinney ha deciso di annunciare cambiamenti più severi alle normative alimentari scolastiche, in seguito a una revisione delle attuali linee guida da parte di esperti in salute, nutrizione ed educazione.

Dati preoccupanti

Secondo quanto rilevato, oltre la metà delle scuole ispezionate dal 2012 mancavano gli obiettivi fissati dalle ispezioni sanitarie e nutrizionali condotte da Education Scotland. Di recente è emerso inoltre che più di 500 bambini di età compresa tra due e quattro anni sono stati indirizzati a specialisti della salute negli ultimi tre anni a causa di preoccupazioni sul loro peso. Secondo le nuove proposte, Kellogg’s Coco Pops, i Cheerios della General Mills  e gli Sugar Puffs della Honey Monster Foods (i primi due sono molto popolari in Italia) saranno ritirati dalle opzioni della colazione a favore di opzioni più salutari come Weetabix e Cornflakes. Proprio sul numero di maggio, il Salvagente ha messo a confronto i più comuni cereali per la prima colazione venduti in Italia, a partire proprio sulla presenza di zucchero, troppo spesso taciuta.

Anche carne lavorata nel mirino

Il gruppo di esperti ha sostenuto che, mentre cioccolato e dolci erano già stati vietati a scuola seguendo le linee guida nutrizionali introdotte nel 2008, i muffin, le torte e i biscotti dovrebbero essere aggiunti alla lista in quanto sono ricchi di grassi e zuccheri. I controlli saranno posti anche sulla quantità di carne rossa lavorata, come pancetta e salsicce.