“I bambini adorano guardare YouTube e, secondo i gruppi di consumatori, YouTube ama guardare i bambini”. Così ConsumerReport riassume la pesante accusa di 22 associazioni Usa tra cui l’Unione dei consumatori nei confronti del colosso di streaming video di proprietà di Google: la denuncia, presentata alla Federal Trade Commission (il corrispettivo della nostra Antitrust), accusa la piattaforma di raccogliere dati sui minori in violazione della legge sulla tutela della privacy online dei bambini.
La legge parla chiaro
Secondo Katie McInnis, consulente politico per l’Unione dei consumatori, “Google sa che i bambini guardano contenuti su YouTube ma sembra che la società non ottenga il consenso dei genitori prima di raccogliere informazioni estremamente sensibili su di loro”. La legge sulla privacy dei minori, entrata in vigore nel 2000 e aggiornata nel 2013, impedisce alle società di raccogliere dati sugli under 13 anni senza aver prima ottenuto il permesso dei genitori. Jeff Chester, direttore esecutivo del Center for Digital Democracy afferma che Google guadagna vendendo pubblicità mirate usando informazioni sui bambini che trascorrono il loro tempo su YouTube.
La difesa di Youtube
I termini di servizio di YouTube affermano che il sito è riservato agli utenti di età pari o superiore a 13 anni, ma i sostenitori riportano studi che dimostrano che i bambini più piccoli sono visitatori frequenti del servizio e che tiene traccia di ciò che guardano. YouTube è stato visitato da oltre l’80% dei bambini americani di età compresa tra 4 e 13 anni, secondo un rapporto di dicembre 2017 di eMarketer, una società di ricerca. Un portavoce di Google ha dichiarato: “Leggeremo il reclamo accuratamente e valuteremo se ci sono cose che possiamo fare per migliorare “, aggiungeno “Poiché YouTube non è destinato ai bambini, abbiamo investito in modo significativo nella creazione dell’app YouTube Kids per offrire un’alternativa specificamente progettata per i bambini.”
I vantaggi per gli inserzionisti
Secondo i gruppi di consumatori, gli inserzionisti hanno la possibilità di codificare i loro annunci con parole chiave come “giocattolo”, “bambino”, “bambino”, “bambino” e “bambino”. I sostenitori affermano che YouTube ha raccolto dati da quasi 25 milioni di bambini e nota che secondo la legge la FTC potrebbe multare Google fino a 41.484 dollari per violazione individuale. Il Salvagente aveva raccontato in un servizio dello scorso gennaio come nei video per bambini su youtube, visualizzati da dispositivi portatili, si annidano a volte link che attivano servizi a pagamento all’insaputa dei genitori.Â