Neanche le tecnologie più moderne ci salvano dall’inquinamento. Secondo un’indagine di Greenpeace UK sono tanti i motori diesel di ultima generazione, gli Euro 6, a non superare i test su strada per le emissioni inquinanti.
I test sono stati effettuati dalle stesse case automobilistiche e l’associazione ambientalista ha ottenuto i risultati delle prove da 20 importanti marchi. I risultati mostrano che il 51% dei nuovi motori diesel sottoposti a test tra aprile 2016 e settembre 2017 ha registrato emissioni di biossido di azoto (NO2) su strada superiori al limite di 168 mg / km consentito per i nuovi modelli che oggi richiedono l’approvazione.
Un bel problema, quando ancora non sono stati archiviati tutti gli strascichi del “dieselgate“, lo scandalo che ha investito la Volkswagen, rea di aver truccato le emissioni di alcuni modelli delle sue auto.
Proprio in seguito a questa vicenda sono state rafforzate le norme sui test delle auto, con un giro di vite che prevede prove basate sulle emissioni reali di guida, e non più su simulazioni riprodotte in laboratorio e a condizioni standard, giudicate inaffidabili e non veritiere.
Allora, com’è possibile che modelli usciti da pochissimo dalla fabbrica non siano in linea con i tetti massimi di emissioni?
Il fatto è che i nuovi test non erano ancora obbligatori nel periodo in cui sono state omologate molte auto Euro 6 (da aprile 2016 a settembre 2017) che dunque sono state sottoposte ai vecchi test, cui ormai però non crede più nessuno.
Risultato: circolano ancora tantissimi modelli, nuovi ed efficienti sulla carta, ma assolutamente inquinanti nella realtà , con emissioni di guida reali molte volte superiori ai limiti che sono entrati in vigore subito dopo la loro omologazione.
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Ecco i modelli che inquinano di più
Le prestazioni peggiori sono quelle della Fiat Tipo 1.6, che ha registrato emissioni medie di 561mg/km e emissioni urbane di 753mg/km. Poi la C3 Aircross 2017 di Citroën, suv lanciato sul mercato lo scorso anno, che ha registrato emissioni di NO2 su strada fino a 350 mg/km. E ancora la Ford Fiesta e la Volkswagen Golf. Tra l’altro, Greenpeace spiega che la Volkswagen è stata l’unica azienda a non fornire dati sulle emissioni delle proprie automobili in contesti urbani, ovvero su una parte chiave del test RDE.
Inoltre, l’associazione ambientalista ha scoperto che la nuova tecnologia che dovrebbe rendere meno inquinanti i veicoli Euro 6, ovvero il sistema che converte la maggior parte degli ossidi di azoto in azoto innocuo e acqua”- riduzione catalitica selettiva (SCR), o AdBlue – non è stata montata su molti dei diesel approvati durante il periodo di monitoraggio. Ad esempio, il gruppo Renault, tra aprile 2016 e settembre 2017, ha avviato le procedure di omologazione per 14 “famiglie” di auto diesel: nessuna era dotata di SCR, e tutte le emissioni di NO2 registrate erano sopra il limite consentito oggi.