Ti abboni alla fibra ottica? Automaticamente Tim ti invia il modem e anche il “decoder” per vedere Tim Vision, addebitandone il costo del “noleggio” in bolletta per 48 o 24 mensilità. Tante quante dura il contratto. Non solo: “Anche i consumatori che non intendono fruire del servizio di Pay Tv della Tim, sono di fatto obbligati a pagare l’apparecchio per usufruire di tale servizio”.
A sostenere l’accusa Francesco Luongo presidente nazionale del Movimento difesa del cittadino: “La scelta del modem-router è deve restare libera in base al principio di neutralità della rete ed è per questo tutelata dal Regolamento europeo 2015/2120 sulla net neutrality. Oltre a violare le norme Ue, l’imposizione del modem è una violazione delle dinamiche di libero mercato, lesiva per la competizione sui prezzi, e rappresenta un precedente pericoloso in quanto consente ad un operatore di estendere la propria posizione dominante anche in aree caratterizzate fino ad ora da una più ampia concorrenza e dalla varietà di costi ed offerte.”
Maglie larghe: così il governo ha dribblato il divieto
In realtà le maglie della legislazione italiana restano larghe perché come abbiamo spiegato nel settembre scorso il governo ha recepito in modo annacquato nella Legge europea 2017 le regole comunitarie che vietano al fornitore di internet di imporre il suo modem o estendere il pagamento delle rate oltre la scadenza della fornitura. Da noi invece questo divieto non è scattato in modo chiaro e senza ambiguità. E così i gestori riescono a districarsi tra le maglie larghe della legge.
Mdc: “Stop agli abusi: intervenga l’Agcom”
Di fronte a queste furbizie il Movimento difesa del cittadino “chiede uno stop agli abusi contrattuali e che l’Agcom faccia in fretta ad emanare un provvedimento con le linee guida agli operatori per il rispetto del diritto di scelta del modem ed i requisiti minimi di qualità degli stessi affinché i dati degli utenti siano adeguatamente protetti”.