L’ipotesi più probabile è che in una partita di gasolio sia stata miscelata con della benzina in una raffineria di Taranto. E il rifornimento con gasolio “sporco” avrebbe mandato, tra Natale e i primi giorni dell’anno tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, decine di automobili diesel in panne. La denuncia arriva da diverse associazioni tra le quali Konsumer Italia e sul caso sta indagando la guardia di finanza sia sulla raffineria tarantina che sulla rete di distribuzione di alcune insegne.
Le riparazioni? Non meno di 400 euro
Spiega Tonio Bruno, presidente di Konsumer Puglia: “Singoli automobilisti e anche concessionari da Natale hanno contattato le nostre strutture per segnalare anomali ‘fermi’ dopo aver fatto rifornimento di gasolio. Da quello che abbiamo appreso, anche attraverso il lavoro della stampa locale, è che nella raffineria di Taranto una partita di diesel sia stata miscelata, seppur erroneamente, con della benzina e questo ha dato problemi ai motori”. Cosa accade in questi casi? Il motore non parte oppure “borbotta“, gira male e poco dopo l’auto si ferma.
Il danno per gli automobilisti potrebbe essere ingente. Spiega un concessionario della zona: “Alcuni clienti se la sono ‘cavata’ con la pulizia del serbatoio, del filtro e degli iniettori, un costo dell’intervento che si aggira sui 400 euro. In altri casi invece è andata peggio: è risultato compromesso tutto il sistema di iniezione ed è stato necessario sostituirlo insieme alla pompa. I costi di riparazione salgono sopra i mille euro“.
“Tenete scontrini e fatture”
E allora come comportarsi in caso il nostro diesel rimanesse vittima del gasolio “sporco”? Risponde il presidente di Konsumer Puglia: “Invitiamo tutti gli automobilisti coinvolti a conservare le ricevute relative ai rifornimenti effettuati e le fatture degli, eventuali, interventi effettuati presso le officine, con la specifica delle operazioni. Ricordiamo a chi non avesse copia della ricevuta del rifornimento, che, nel caso fosse stato effettuato con bancomat o carta di credito, eÌ€ possibile risalire alla data, all’importo e al gestore presso cui eÌ€ stato effettuato”. In attesa che le analisi in corso sui campioni di gasolio prelevato presso alcuni impiati possano svelare le cause di questi improvvisi “fermi” stradali.