Da domani, lunedì 8 gennaio fino al 4 febbraio i giudici di pace scendono in sciopero per protesta contro la legge di riordino del settore voluta dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. Nelle quattro settimane di agitazione, i magistrati onorari garantiranno una sola udienza settimanale: inevitabile quindi il black out nei ricorsi dei cittadini che contenstano multe, cartelle esattoriali e alle prese con controversie assicurative.
I giudici di pace contestano la riforma Orlando in quanto amplierebbe le loro competenze a fronte delle quali, secondo le toghe onorarie, scatterebbe un taglio dei compensi e un mancato riconoscimento delle tutele previdenziali.
“Siamo contrari a una riforma che chiede molto più lavoro ai giudici di pace e al tempo stesso abbatte i compensi, fino ad una media ridicola di 600 euro mensili“, spiega Maria Flora Di Giovanni, presidente nazionale dell’Unagipa, l’Unione nazionale dei giudici di pace.