Nonostante la riforma Madia del pubblico impiego prevedesse l’equiparazione delle fasce di reperibilità dei dipendenti in malattia tra pubblico e privato, il decreto attuativo della legge che entrerà in vigore il prossimo 13 gennaio non stabilisce più la “fascia unica” per le visite fiscali. Dunque tutto rimane come prima: restano 7 ore per i dipendenti pubblici (9-13 e 15-18 per ciascun giorno di assenza per malattia) e 4 ore per i lavoratori del settore privato (10-12 e 17-19).
Dal ministero della Pubblica funzione provano a spiegare questo dietrofront: la parificazione delle “finestre” avrebbe comportato “una minore incisività dei controlli“. Critico invece il presidente dell’Inps Tito Boeri: senza equiparazione ed economie di scala i controlli nella Pubblica amministrazione non saranno efficaci.