Sacchetti, la bufala del Pd: “Se costa oltre 2 cent è illegale”

Sui sacchetti biodegradabili dell’ortofrutta a pagamento dal 1 gennaio stanno girando parecchie bufale e goffi tentativi di aggiramento della legge. Sembrerebbe impensabile, ma quella più incredibile arriva proprio dal partito di maggioranza, cioè gli stessi che hanno approvato la legge: il Pd.

L’infografica 

Sulla pagina Facebook ufficiale dei democratici, infatti, è comparsa un’infografica, curata dalla deputata Alessia Morani, elaborata a titolo di chiarimento. Tra le informazioni fornite, l’ultima, è palesemente falsa. Il testo, infatti, recita: “In caso vi sia chiesto un contributo superiore ai 2 centesimi per sacchetto, sappiate che è ILLEGALE. Dovete denunciarlo alle istituzioni o alle associazioni dei consumatori”.

Ma la norma non ne parla

Ma la normativa, la legge di conversione n. 123 del 3 agosto 2017 pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 12 agosto, non fa menzione da nessuna parte a una soglia massima di prezzo. Una bufala appunto. Strano che la vice-capogruppo del Pd alla Camera, la forza politica che tira le fila del Governo, si sia dedicata a un approfondimento di chiarimento, senza conoscere adeguatamente la legge.

L’altra gaffe in un commento

Come dimostra anche la risposta della stessa deputata Morani a un commento di critica sulla sua bacheca: “Basta portarsi dietro i sacchetti comprati anche il giorno dopo”, per evitare di pagarli di nuovo. Ma anche questo è falso. La legge vieta di utilizzare sacchetti portati da casa per motivi igienici. Com’è prevedibile, altre polemiche si abbatteranno sui dem, come quella legata alle voci che vorrebbero la legge approvata per favorire Katia Bastioli, ad di Novamont (produttrice di biosacchetti) e vicina a Renzi. Ma al di là dei sospetti, la legge andava approvata, come richiesto da una direttiva europea.

 

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