Seconda puntata della nostra settimanale rubrica Miti Alimentari dedicata al caffè. Tanti e tali sono i segreti, le convinzioni e le dicerie che girano intorno all’italianissima moka che servirebbe un libro intero per sfatarle o confermarle. Accontentiamoci di una rapida panoramica.
Nel filtro della moka metto quanto più polvere possibile così avrò un caffè più forte
FALSO Comprimere troppo il caffè nel filtro rende un pessimo servizio. Infatti, se facciamo troppa pressione si formeranno delle vie preferenziali dove passa l’acqua calda che quindi non bagnerà tutto il filtro scegliendo il percorso più comodo e breve. Questo significa che l’acqua anziché estrarre più caffè da tutta la polvere farà esattamente il contrario per cui avremo una cuccuma di liquido poco apprezzabile. Lo stesso risultato si ottiene se si creano dei grumi nel filtro quando si carica la moka. Anche in questo caso la polvere di caffè, se bagnata darà come risultato un prodotto non eccellente e con poca personalità.
Dedico del tempo per il caffè anche dopo e non solo prima, così il prossimo caffè sarà ancora più buono
VERO Una volta che è uscito il caffè non va usata una tazzina fredda, questo spiega perché al bar si tengono a bagnomaria, ma sarebbe bene usarle calde così che non ci sia uno shock termico che peggioramento dell’aroma del caffè nella tazzina. Ma non basta questo, per un buon caffè occorre dedicare del tempo alla caffettiera anche dopo averla usata. Va lavata bene e mai in lavastoviglie o con detersivi, va asciugata e tenuta senza residui di caffè. Se questa fase si fa superficialmente ecco che negli angoli o nei punti nascosti si creano delle muffe, si sviluppano cattivi odori o delle sostanze indesiderate. Il caffè successivo lavorerà per voi e bonificherà la vostra moka, ma purtroppo avremo una tazzina di caffè del tutto “dimenticabile”. Se passa qualche giorno senza usare la moka è bene fare una o due preparazioni senza berne il caffè così da avere una caffettiera pulita e pronta all’uso.
Sono convinto che il caffè decaffeinato sia di ottima qualità come tutti gli altri tipi
VERO Un tempo si decaffeinavano dei caffè scadenti o difettosi, oggi non è più così perché è un prodotto molto diffuso e i consumatori vogliono che la qualità sia elevata. La moderna decaffeneizzazione è un processo ben definito e non serve a recuperare del caffè scadente. Inoltre la stessa tostatura del caffè decaffeinato, che si fa sul caffè verde, oggi è un processo ottimizzato e non più adattato da quello del caffè normale. Infine, i bassi consumi facevano produrre confezioni di caffè decaffeinato più grandi del normale e questo si traduceva in un consumo di caffè “vecchi e ossidati” e quindi poco gradevoli. Attualmente il 7% degli italiani consuma del decaffeinato di qualità sensoriale e tecnologica paragonabile a quello normale e si hanno le stesse sensazioni senza la presenza della caffeina che per alcuni può rappresentare qualche problema per la salute.
Quando bevo il caffè mi scatta sempre la voglia della sigaretta, per me è un mito giusto
FALSO Il connubio caffè-sigaretta è da sempre uno dei matrimoni meglio riusciti e sembra difficile credere alla sua dissoluzione. L’Università di Bristol studiando oltre 200 mila persone, di etnie, cultura e status sociale differente, ha confermato che bere caffè non comporta il consumo di una sigaretta. La caffeina e la nicotina non sono collegate e, probabilmente quella che era una pausa ben conosciuta come “coffee break” si è rivelata troppo breve per rilassarci per cui si è aggiunta una sigaretta che ci permette di restare qualche minuto in quella sfera personale di felicità che non sempre coincide con la sfera lavorativa in cui si è immersi. Una tazza di caffè ci supporta per un paio d’ore ed è bene berlo fra le 9 e le 11 di mattina così da darci la sferzata di carica necessaria. Si possono gustare senza grossi problemi fino a 4-5 caffè se ben distribuiti nell’arco della giornata. Il caffè è, comunque, un rito sociale che ci fa stringere rapporti, permette di conoscersi meglio e certo non sarà una tazzina in più a privarci del piacere di qualche minuto di compagnia, mentre non si può dire lo stesso per il fumo che sarebbe bene evitare sempre e comunque.
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