lo scorso 20 maggio ho comprato un paio di sneaker della Dr. Martens a 89.00 euro in un negozio di Torino in piazza Castello. Dopo neanche 2 mesi la suola si è completamente staccata. Ho telefonato al negozio, mandato mail con foto ma non c’è stato nulla da fare. Nessuno risponde… ed io ero a Torino di passaggio… Essendo, credo, un problema di fabbrica non dovrebbe essere prevista una sostituzione? Ho 17 anni ed ho investito i miei risparmi in scarpe che credevo robuste. e invece …..
Sara Tunice
Cara Sara, le diciamo subito che abbiamo preso a cuore il suo caso e cercheremo di approfondire la questione. Nel frattempo abbiamo girato il suo quesito all’associazione Konsumer Italia che ci hanno fornito delle indicazioni molto utili. Ecco la loro risposta:
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
La rottura della suola dopo soli due mesi è a tutti gli effetti un vizio di conformità che conferisce al consumatore il diritto di vedersi attivata la garanzia legale con tutti i relativi obblighi da parte del venditore che in tal caso, a quanto pare, risulta irraggiungibile. Il consiglio è di inviare una raccomandata con la copia dello scontrino all’indirizzo della sede legale del negoziante (generalmente riportata sullo scontrino) descrivendo l’accaduto, contestando il danno e chiedendo la sostituzione delle scarpe.
Si possono ora formulare due ipotesi. In primis: il negozio è, fallito, si è trasferito, chiuso, ha cessato l’attività : se fa parte di una catena commerciale, la garanzia deve essere attivabile in qualsiasi punto vendita, se così non è, dopo aver fatto il tentativo con la sede legale allora è consigliabile rivolgersi al produttore. È importante ricordare che il difetto di conformità deve essere denunciato al venditore entro il termine massimo di 2 mesi da quando si è palesato.
La seconda ipotesi, quella che più fa arrabbiare, è che il venditore faccia orecchie da mercante e cerchi così di far trascorrere i due mesi al fine di non avere più l’obbligo di attivazione della garanzia. È un comportamento molto scorretto ma che può essere utilizzato nei casi in cui le comunicazioni tra consumatore e venditore non siano dimostrabili da documentazione certa, una pec o una raccomandata con avviso di ricevimento. Ma siamo certi che tali comportamenti non vengano assunti in questo caso.
Il caso purtroppo denota anche quanto sia poco informato il consumatore sui propri diritti. In un sondaggio da noi in corso di realizzazione e che può essere fatto da chiunque al link https://it.surveymonkey.com/r/78N2SYC sta dando risultati sconfortanti, solo 8 consumatori su 100sanno come funziona la garanzia legale; sempre 8 su 100 sanno per quanto sono garantiti capi di abbigliamento e calzature, solo 15 su 100 sono stati informati della garanzia al momento dell’acquisto. A breve diffonderemo i dati completi dell’indagine, sicuramente il Salvagente sarà tra i primi a darne conto.