L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha richiamato Tim e Vodafone a “dare piena attuazione alla normativa comunitaria” che dal 15 giugno ha abolito gli extracosti del roaming e quindi è possibile chiamare il proprio paese di origine in base alla tariffa nazionale e connettersi alla rete sfruttando il pacchetto dati della propria offerta anche al di là del confine.
Tuttavia come ha ribadito l’Agcom in una nota, “permangono criticità rispetto a profili specifici, quali ad esempio, la limitazione al solo territorio nazionale di alcune promozioni, tra cui quelle a titolo gratuito (ossia che non prevedono costi di attivazione per la clientela) quelle la cui attivazione è circoscritta a specifiche tipologie di utenza e quelle la cui fruizione è limitata a brevi periodi di tempo o aventi finalità di fidelizzazione”.
Richiamato anche l’operatore Lycamobile perché “non applica all’uso dei servizi mobili in roaming le stesse condizioni sottoscritte dall’utente a livello nazionale”.
L’intervento dell’Authority è di moral suasion e ora “le tre Società richiamate dovranno comunicare all’Autorità le iniziative che vorranno assumere per conformarsi al Regolamento Ue”.
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Nel numero in edicola trovate uno speciale sulle trappole del Roaming (attenzione: le telefonate internazionali non sono gratuite, si pagano: se siete a Parigi e chiamate un numero francese, l’operatore vi addebiterà il costo in bolletta, mentre se chiamate Roma lo fate in base alla vostra tariffa) e un confronto sui pacchetti vacanze per chi vuole “ampliare” la propria dotazione di minuti, messaggi e Giga.