La memoria dichiarata è inferiore a quella utilizzabile. Per questo motivo la Apple in Brasile è stata condannata ad adeguare le informazioni al consumatore, ad informarlo cioè sul vero spazio a disposizione per archiviare dati, foto e video. Una vittoria del mensile consumerista Proteste che ha svelato come l’utente sui device della Mela, iPhone e iPad, ha circa 3 GB in meno a disposizione rispetto a quanto promesso (come mostra la tabella qui sotto) perché occupati dalle app e dal sistema operativo preinstallati. Ma l’utente al momento dell’acquisto non lo se e pensa di acquistare un dispositivo con certe caratteristiche quando in realtà sono inferiori.
La vicenda nasce nell’ottobre 2015 quando un test comparativo del mensile svela una discrepanza tra i GB promessi e quelli effettivamente utilizzabili dall’utente. A quel punto Proteste affidala questione alla corte di giustizia perché vede leso il diritto dei consumatori e chiede che Apple informi in modo corretto i suoi clienti.
L’11 luglio arriva il verdetto: Apple entro 30 giorni deve comunicare a tutti i consumatori qual è la vera memoria a disposizione sui suoi device, altrimenti dovrà pagare una maxi multa.
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