“La nostra pasta è pulita: il glifosato è assente ma la trasmissione non ne ha dato conto”. Si può riassumere così la replica della De Cecco ai risultati di un test condotto dalla trasmissione della tv svizzera A Bon Entendeur condotto su pasta e cereali da colazione per valutare la presenza di glifosato.
Le analisi hanno riscontrato la presenza in tracce – molto al di sotto dei limiti di legge che è di 10.000 ppb (parti per miliardo o 10 mg/kg) – in sei prodotti tra cui tre marchi di pasta italiana Barilla, De Cecco e Divella.
I prodotti analizzati insomma sono sicuri e quindi commerciabili, come abbiamo riportato nella notizia nella quale davamo conto dei risultati.
La De Cecco in una nota inviataci contesta la metodologia seguita dalla trasmissione A Bon Entendeur e i risultati ottenuti, confutati dalle contro analisi effettuate dall’azienda, ed espone la propria posizione in tre punti:
“1. Non è assolutamente chiaro come siano stati ottenuti i risultati diffusi dalla tv svizzera, con riferimento al campionamento, al laboratorio scelto, ed alle metodologie analitiche utilizzate;
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