Da ieri i costi di roaming per la telefonia mobile all’interno dell’Unione europea sono stati aboliti, ma non è una ragione sufficiente per darsi alla pazza gioia con le chiamate da un paese all’altro. Sono infatti diversi i rischi nascosti per chi non conosce bene le nuove regole. L’associazione francese 60 millions de consommateurs ha stilato i 5 rischi principali da evitare per chi chiama dopo la fine del roaming.
1. Europa e Ue non coincidono
Il rischio dell’utente distratto è quello di usare il cellulare con nonchalance per chiamare o mandare sms quando si è in viaggio anche nei paesi europei che non fanno parte dell’Unione europea e che – per tanto -sono liberi di applicare sovrapprezzi anche salati alle chiamate effettuate con numeri stranieri. Svizzera, Andorra, Albania, Montenergo, sono ad esempio alcuni dei paesi in cui potreste pagare molto le chiamate, a cui si aggiungerà la Gran Bretagna, quando avrà completato il processo di uscita dall’Ue
2. Il mare non fa sconti
Gli utenti devono anche stare attenti alle chiamate che fanno durante le traversate in traghetto. Ad esempio da Civitavecchia alla Corsica o da Ancona alla Grecia: qui i telefoni si collegano tramite una rete dedicata per la compagnia di navigazione, dove le tariffe sono spesso proibitive. anche 3,50 euro al minuto per una chiamata che utilizza connessioni . satellitari al di fuori del regolamento UE.
3. Internet può far male alle tasche
Fate attenzione alle offerte tariffarie del vostro gestore telefonico. Per quanto riguarda il traffico dati incluso potrebbero esserci infatti delle limitazioni specifiche: Ad esempio, dei 20 giga mensili inclusi nella tariffa, solo 5 possono essere utilizzati negli altri paesi Ue. Il rischio è di connettersi troppo a internet e piangerne le conseguenze.
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4. Per i viaggi lunghi le regole sono diverse
Gli operatori si riservano il diritto di applicare costi aggiuntivi di roaming per alcuni clienti particolarmente esigenti nel campo delle comunicazioni e le connessioni provenienti dall’estero. Ma possono farlo solo se l’uso in roaming è più importante dell’uso del paese d’origine della Sim per quattro mesi consecutivi. In questo caso, l’operatore deve avvisare l’utente, e la tariffa massima è di 3,2 centesimi al minuto per chiamate, un 1 cent a sms e 7,70 euro il gigabyte di dati (6 nel 2018, 4,50 nel 2019) .
5. Le chiamate internazionali vengono addebitate
Questo è una delle possibilità di far confusione che capiterà spesso ai più distratti: la fine del roaming riguarda, per esempio, l’italiano che va in vacanza in Spagna e chiama casa per dire che tutto è a posto. Chiamare da Roma un cugino che si è trasferito a Berlino e usa una sim tedesca, invece, non vieta sovraccosti voluti dall’azienda.