Con l’arrivo della bella stagione cresce la voglia di far godere ai bambini dei benefici dell’aria aperta. Evitare il passeggino e scegliere di “portare addosso” il bebè è sicuramente la scelta più comoda da compiere. E non solo. Chi sceglie il babywearig lo fa anche per una questione “educativa“. Si tratta, infatti, di un abbraccio che fa bene sia al genitore che al bambino. Il neonato ritrova le condizioni sperimentate nella pancia: contatto, calore, rumori e movimenti noti che gli permettono di avere un continuum e un adattamento più graduale nel passaggio tra la vita intrauterina e il mondo esterno.
La scelta? Dipende dal carattere del bambino
La scelta tra i tre modelli dipende, in buona sostanza, dal carattere del bambino che bisogna portare in giro. Un bimbo timido e riservato, che cerca continuamente il contatto con i genitori, è un bimbo che ha bisogno di protezione e di sentirsi amato. Per lui la fascia elastica è perfetta, in grado di avvolgerlo completamente e di farlo sentire sempre al sicuro. Al contrario, un bebè sveglio, energico e curioso, potrebbe sentirsi soffocare nella fascia e aver bisogno di essere portato con un mezzo più versatile come il marsupio ergonomico o i mei tai, da cui potrà guardare il mondo e interagire con gli altri avendo maggiore capacità di movimento.
Ad aiutare i genitori a districarsi tra le varie offerte del mercato ci ha pensato Which?: l’as- sociazione inglese ha testato 15 supporti tra fasce, marsupi e mei tai. Nel numero di maggio del Salvagente che trovate in edicola o potete acquistare qui, c’è il giudizio su 8 di loro: Babybjorn, Close Caboo, Connecta, Boba 4G, Stokke, Moby Wrap, We Made We, Ergobaby.