Mense e nido, il Campidoglio non manda i bollettini. Le famiglie temono la stangata finale

Rischia di costare salato il ritardo del Comune di Roma nell’inviare i bollettini per la mense scolastiche alle famiglie degli studenti. Dovrebbero essere spedite ogni tre mesi ma ancora nelle buche delle lettere romane non è arrivato nemmeno la prima rata. Il problema non riguarda solo la mensa ma anche le quote per il nido e per lo scuolabus. Secondo quanto riporta Repubblica, i ritardi sarebbero dovuti al passaggio di consegne tra Postel, affiliata di Poste italiane, e una ditta abruzzese vincitrice del bando per consegnare i bollettini. Già a dicembre, l’assessore alla Scuola del I municipio, Giovanni Figà Talamanca, aveva lanciato l’allarme intervistato da iltabloid.it, dichiarando: “Gli uffici sono pronti a inviare i bollettini e in genere ai nostri addetti era sufficiente spingere un tasto del computer per inviare i bollettini alle Poste che poi le recapitavano alle famiglie. Ma questa funzione risulta non attiva e da settembre continuano ad accumularsi i pagamenti che poi le famiglie riceveranno tutti insieme. Gli uffici da mesi ricevono lamentele e non sanno più cosa rispondere agli utenti”.

Chi passa al fai da te

Dal Comune fanno sapere che la questione è in via di risoluzione, ma questo non basta a tranquillizzare le famiglie romane che ora temono il mega-bollettino unico a fine anno: una botta che in alcuni casi potrebbe sfiorare i mille euro. Alcuni genitori si stanno organizzando chiamando autonomamente il Municipio di appartenenza per conoscere la quota trimestrale e pagandola comunque, ma è evidente che senza un intervento del comune la situazione di caos rischia di aggravarsi.