Paleolitica, del gruppo sanguigno, iperproteica, a zona, del supermetabolismo. Di diete ce ne sono per tutti i gusti. Nel nuovo numero in edicola di Test-Salvagente abbiamo valutato 12 metodi per dimagrire – dalla Dukan alla Lemme, dalla dieta a Zona alla Pesoforma, dalla Atkins alla Welcom Weight, proseguendo con la Carb Lover’s, la Montignac e via elencando – con l’aiuto di tre esperti: Giorgio Calabrese, dietologo e nutrizionista nonchè volto noto ai telespettatori; Andrea Ghiselli, nutrizionista e dirigente di ricerca del Crea; Ruggiero Francavilla, pediatra, nutrizionista e ordinario all’Università di Bari. Tra mode alimentari e rischi per la salute vi aiutiamo a capire come muoversi tra il vero e il falso.
12 DIETE A CONFRONTO
La prova costume non è proprio alle porte però è il momento giusto per iniziare a fare pace con la bilancia. Perché – come ci insegna Giorgio Calabrese – per dimagrire ci vuole pazienza. E anche equilibrio. Dunque, la regola numero uno è non pretendere di dimagrire in fretta. Anzi, bisogna diffidare di chi propone regimi alimentari che promettono di perdere “7 chili in 7 giorni”: il nostro corpo è un laboratorio chimico complicato. Quando si dimagrisce troppo in fretta oltre a modificare la sua forma si rischia di innescare reazioni a catena che neanche immaginiamo.
Nel numero in ediciola valutiamo 12 diete, tra le più famose, e per ognuna abbiamo indicato pregi e difetti. In generale, nelle diete “pronte” ci sono più svantaggi. Innanzitutto questi programmi hanno il difetto di non prevedere un’alimentazione personalizzata, creata su misura a seconda del fabbisogno calorico, dall’attività che svolge la persona che ha necessità di dimagrire durante la giornata e della sua corporatura. Regola numero due, farsi aiutare da un medico dietologo, l’unico che può formulare una diagnosi di obesità o sovrappeso e indicarci la strada da seguire anche tenendo presente della nostra condizione di salute. Non tutti infatti, come ci spiega il professor Calabrese possono fare una dieta iperproteica come la Dukan dannosa per chi soffre di problemi renali o cardiologici.
METODI PERSONALIZZATI
E tuttavia, se sentiamo il bisogno di dimagrire, qual è il modo migliore per farlo? Sicuramente muoverci di più e mangiare in modo equilibrato e controllato. Ma cosa significa davvero seguire un dieta equilibrata? È meglio ridurre al massimo i carboidrati? Oppure limitare al minimo i grassi?
La dieta migliore resta, a detta di dietologi e nutrizionisti, quella mediterranea, da sempre associato in tutti gli studi scientifici a longevità e prevenzione delle malattie più diffuse nel mondo sviluppato. “Peccato che per noi italiani sia di scarso appeal”, sottolinea Calabrese aggiungendo che “la dieta è basata sul consumo di vegetali, su una gran varietà di cereali, come farro, miglio e orzo, su piccole quantità di vino e l’uso di olio extravergine, su un’alimentazione sobria, sul piacere della convivialità, tanto movimento e il riposino pomeridiano. Un modello socio-culturale che è ormai solo un ricordo”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
BAMBINI A DIETA? NO GRAZIE
Spiega Ruggiero Francavilla, pediatra e nutrizionista: “L’ambiente che vivono i nostri figli li ha abituati a mangiare in maniera poco salutare con la conseguenza che sovrappeso e obesità sono in aumento nelle nuove generazioni”. A dieta anche i più piccoli? “Non c’è bisogno” sottolinea il pediatra aggiungendo che “il più delle volte bastano piccoli accorgimenti”. Ad esempio, nel nostro ruolo di genitori dobbiamo educare ai bambini all’importanza della colazione e limitare il “ruolo” quello della cena: la prima colazione è un pasto molto importante perché permette di iniziare la giornata con energia senza arrivare affamati al pranzo; lo spuntino di metà mattina e pomeriggio (yogurt o frutto) sono necessari mentre a pranzo e cena bisogna offrire sempre un contorno di verdura. E poi, dobbiamo ricordare ai nostri bambini di preferire l’acqua quando hanno sete perché le bibite zuccherate dissetano meno e forniscono un eccesso di calorie che l’organismo non recepisce come tali. Infine è necessario che i bambini capiscano fin dai primi anni di vita l’importanza del movimento e dell’attività fisica all’aria aperta limitando l’uso dei dispositivi elettronici che favoriscono, al contrario, la sedentarietà. “Le associazioni di Pediatria – conclude Francavilla – consigliano di non superare le 2 ore di utilizzo (preferibilmente meno di 60 minuti) di qualsiasi postazione elettronica tra Tv, videogiochi e computer”. Insomma più moto e meno televisione.
In edicola con il nuovo numero del Test-Salvagente trovate tutti gli approfondimenti, i consigli, il vero e il falso sulle diete e le schede di valutazione delle 12 diete messe a confronto.