L’Agenzia francese per la sicurezza due farmaci ha sospeso, in via precauzionale, la commercializzazione del farmaco, Uvestérol D, usato per sopperire alla carenza di vitamina D. La decisione è stata presa dopo la morte di un neonato in cura, appunto con il medicinale. Anche il ministro della Salute, Marisol Touraine, ha invitato i genitori a sospendere immediatamente l’uso di questo farmaco.
Il neonato in cura con l’Uvestérol D è deceduto il 21 dicembre scorso e subito l’Agenzia ha avviato i controlli per verificare il possibile nesso tra la morte e l’assunzione del farmaco. In attesa dell’esito, l’Ansm ha deciso per la via della precauzione. La vitamina D è essenziale per la crescita dei bambini motivo per cui l’Agenzia consiglia ai genitori di trovare – con l’aiuto di un medico – un’alternativa all’Uvesterol D.
I precedenti
L’Uvestérol è commercializzato dal 1990: ampiamente prescritto dai pediatri in Francia, ma è al centro di una polemica che dura dal 2010, grazie alla sua modalità di somministrazione (con una pipetta). La stessa Asnm, aveva messo in guardia sulla somministrazione a bambini al di sotto di cinque anni. L’Agenzia inoltre aveva segnalato malesseri e problemi respiratori e polmonari soprattutto nei neonati prematuri e nei bambini di meno di un mese ed aveva chiesto ai laboratori Crinex “misure di minimizzazione del rischio”. Anche la rivista specializzata Prescrire aveva lanciato l’allarme sui rischi legati alla modalità di somministrazione del farmaco tramite una pipetta di dosaggio.