L’Authority blocca l’aumento del canone Tim. Mdc: “Basta con clienti bancomat”

L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha bloccato l’aumento del canone Tim per il servizio universale. Una decisione che ricalca quella presa lo scorso aprile quando l’Agcom aveva stoppato un analogo rincaro tariffario da parte dell’operatore relativo all’offerta a consumo per la telefonia fissa.

Telefonia fissa? Aumenti solo autorizzati

Inoltre, decisione molto importante, l’Authority ha stabilito una procedura che “sottrae i servizi soggetti a Servizio Universale (quali l’accesso alla rete e telefonate da postazione fissa nonché le chiamate effettuate da cabine pubbliche) a modifiche unilateriali da parte dell’operatore”. In pratica: sulla linea fissa non sono ammessi aumenti arbitrari se non prima autorizzati dall’Agcom. Inoltre richieste di aumento non possono essere presentate all’Autorità prima che sia trascorso un anno dall’ultimo “ritocco” tariffario, ovvero prima del 1° aprile 2017.

Luongo (Mdc): “Subito nuova gara per il Servizio Universale”

Soddisfazione per la decisione del Garante è stata espressa da Francesco Luongo, presidente del Movimento difesa del cittadino: “È ora di dire basta a questa situazione che vede gli utenti subire passivamente decisioni altrui e che il ministero dello Sviluppo economico ed Agcom indichino al più presto una nuova gara per l’affidamento del servizio universale di telefonia, con tutte le garanzie in termini di qualità, accessibilità ed economicità del servizio dovute ai consumatori”.