Negli ultimi anni si sta sempre più consolidando il mercato “consumer” di prodotti medicali, ovvero di dispositivi, specialmente diagnostici, che un tempo erano disponibili solo ai medici. Lo scopo è fornire per esempio una pre-diagnosi orientativa (non è un atto sconsiderato misurarsi la febbre…), oppure una valutazione sulle generali condizioni fisiche. Il loro ragionevole impiego può essere molto prezioso e, in alcuni casi, addirittura in grado di salvare una vita.
Da un altro punto di vista tuttavia, sebbene questi nuovi prodotti vengano in soccorso alle esigenze degli utenti, aiutandoli a monitorare le evoluzioni del loro stato di salute, nascondono il pericolo dell’interpretazione dei risultati e di incorrere nella grave eventualità di “sostituire” uno specialista.
Il sistema tedesco
Sull’onda della new age salutistica, sono recentemente comparse le cosiddette “bilance diagnostiche” che, oltre a misurare il peso corporeo, sono in grado di rilevare altri parametri, più o meno utili, e, va detto, in modo piuttosto approssimativo. La tedesca Beurer, leader nella produzione di pesa-persone, con un nuovo modello, ha integrato al sistema un braccialetto fitness, ormai di moda; ma soprattutto ha cercato di migliorare l’indispensabile app che lo governa. Parliamo di un trio costituito da: bilancia diagnostica BF710, “activity sensor” AS81 e software Body Shape. Il prodotto, fornito in un imballaggio ridondante, si rivolge dichiaratamente al genere femminile, ma le impostazioni ne permettono un uso maschile, addirittura estendibile a un gruppo familiare di otto utenti, riconosciuti dallo strumento attraverso il loro peso.
La bilancia è la parte hardware principale, ma senza l’applicazione che gli è stata dedicata sarebbe in grado di misurare solo il peso. Mediocre nel design, sebbene ci si dovrebbe aspettare molto di più da un’azienda concittadina della famosa Scuola di Ulm (di progettazione grafica e di disegno industriale), presenta i caratteristici elettrodi, disegnati ad arco, sovrapposti a una lastra di vetro “retroverniciato”, a sua volta supportata da una minimale struttura in polimero stampato a iniezione. Il dispositivo dunque, oltre a essere dotato di non meglio descritte “celle di carico” per la misurazione del peso, dispone di un sistema in grado di misurare la “impedenza” elettrica del corpo, mediante una debole corrente che attraversa gli arti inferiori; la resistenza opposta dai tessuti a questo flusso, insieme ai relativi parametri biometrici individuali, consente a specifici algoritmi di determinare diversi valori, che vengono rappresentati in sequenza in un normale display a cristalli liquidi. Esattamente: percentuale del grasso corporeo, di acqua corporea, massa muscolare, massa ossea, metabolismo basale, metabolismo in attività.
Una App che… cigola
Il braccialetto, in elastomero, con un discreto visore Oled incorporato, ha un design deludente ma permette di acquisire diversi parametri di attività (numero di passi, ore di sonno, grassi “bruciati”, energia consumata, tempo di esercizio, raggiungimento dell’obiettivo); dispone inoltre di utili funzioni come l’orario, la sveglia e lo stato della batteria. Così come per la bilancia, necessita del software e, ovviamente, di uno smartphone compatibile.
Dunque l’applicazione Body Shape è il terzo elemento – decisivo – del sistema diagnostico. Si scarica facilmente ma la sua integrazione al sistema è assai ardua. Introdotti alcuni dati (sesso, statura ecc.), la sincronizzazione alla bilancia, via Bluetooth, necessita di congiunzioni astrali… Viene addirittura suggerito di rimuovere e riposizionare le batterie.
Immaginiamo utenti non in grado di sfruttare appieno il loro acquisto (il blog della app è pieno di lamentele senza risposta). Per il resto troviamo una bella grafica – poco intuitiva -, sezioni un po’ approssimative e forse non molto utili sull’esercizio fisico e sull’alimentazione, testi in lingua italiana non sempre perfetti (alcune righe rimaste in lingua tedesca, così come in spagnolo nel manuale istruzioni…). Migliore la sincronizzazione al braccialetto. Purtroppo la app, che dovrebbe essere il perno del sistema, appare poco lubrificata, e il prodotto cigola ancora…Circa 100 euro di spesa francamente non ci appaiono giustificate.