Maxi conguagli, errate fatturazioni, bollette smarrite ed esose richieste di arretrati: sono le principali criticità segnalate al Pit servizi di Cittadinanzattiva in tema di luce, gas, acqua e rifiuti presentati oggi a Roma dall’associazione.
A farla da padrona sono i disservizi legati alla fatturazione dei consumi. “Reclamiamo il diritto per i consumatori ad una fatturazione regolare – spiega Tina Napoli, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva – e basata su consumi reali che possa aiutarli a pianificare le proprie spese e ad essere più attivi nel controllo dei livelli di consumo, e ad assumere scelte di consumo più consapevoli e sostenibili. Le bollette, oltre ad essere reali, dovrebbero essere chiare e semplici da capire anche al fine di consentire al consumatore di fare le migliori scelte in termini di fornitore-offerta e incentivare così la concorrenza nel mercato”.
Bollette pazze
Le segnalazioni arrivate nel 2015 all’associazione sui disservizi energetici rappresentano il 21,7% delle segnalazioni totali (9.188). Il 66,4% di esse riguardano il servizio elettrico ed il rimanente 33,6% il servizio gas. Le segnalazioni in tema di acqua e rifiuti nel 2015 rappresentano, invece, il 18,5% delle segnalazioni totali.
Nello specifico nel settore di gas ed elettricità, le criticità principali legate alla fatturazione (45%) sono le bollette di importo elevato per conguagli risalenti anche a molti anni prima. Molto spesso, il conguaglio è dovuto all’inadempimento del distributore o del venditore, che rispettivamente, ha omesso di effettuare le letture periodiche del contatore oppure non ha emesso le bollette con la regolare periodicità prevista. A seguire ci sono le problematiche dell’area contratti (20% delle segnalazioni rispetto al 18,9% del 2014), con prevalenza delle criticità legate alle procedure di voltura e ai distacchi del servizio per morosità o falsa morosità.
Acqua e rifiuti
Anche il servizio idrico e in quello della raccolta dei rifiuti urbani i problemi principali denunciati dai consumatori sono legati agli importi errati nelle fatturazioni. Per i rifiuti si segnalano anche criticità legate alla organizzazione e gestione della raccolta differenziata (27,8%) e all’aumento della Tari (11,1%).
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