Fare in modo che tutto il territorio nazionale sia escluso dalla coltivazione di Ogm. Sarebbe questo l’obiettivo principale del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, con un decreto legislativo ancora sotto forma di bozza. A sostenerlo è l’agenzia stampa Public Policy che dichiara di aver preso visione del testo. “Il Mipaaf – scrive Public Policy  – potrà ‘chiedere l’adeguamento dell’ambito geografico dell’autorizzazione all’immissione in commercio di un Ogm in modo che tutto il territorio nazionale o parte di esso sia escluso dalla coltivazione di tale Ogm’ e potrà ‘adottare misure che limitano o vietano su tutto il territorio nazionale o su una parte di esso la coltivazione di un Ogm o di un gruppo di Ogm, definito in base alla coltura o al tratto, già autorizzati all’immissione in commercio’. La bozza sarebbe stata approvata in via preliminare nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri, e fa perno su un articolo della legge di delegazione europea 2014.
Silenzio-assenso per le regioni
Già lo scorso ottobre, i ministri di Agricoltura, Ambiente e Salute, avevano inviato la Commissione Ue le richieste di esclusione di tutto il territorio italiano dalla coltivazione di tutti gli Ogm autorizzati dall’Unione europea. Ma appunto, era una misura transitoria. Con il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri, si cerca di rendere strutturale la moratoria di fatto sulla coltivazione degli Ogm che i governi italiani portano avanti da diversi anni. Secondo la bozza visionata da Public Policy, il Mipaaf davanti al rilascio dell’autorizzazione europea per un nuovo Ogm in commercio, informerà le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, che avranno un mese di tempo per rispondere sulla volontà o meno di permettere la coltivazione sul proprio territorio. “Un eventuale silenzio verrà inteso dal Mipaaf come diniego totale della regione nell’uso dell’Ogm” aggiunge l’agenzia. Il dlgs prevederebb che l’Italia possa adottare “in autonomia dall’Europa misure nazionali che limitano o vietano la coltivazione di un dato Ogm nel territorio nazionale, una volta che questo sia autorizzato”.