Volkswagen non ha intenzione di fornire ai clienti europei ingannati sui sistemi anti-inquinamento compensazioni simili a quelle attuate nei confronti del mercato statunitense.  A dichiararlo è l’amministratore delegato, Mathias Mueller al Die Welt, dopo l’accordo da 14,7 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Mueller ha dichiaato al giornale tedesco Die Welt che “non c’è bisogno di un matematico per capire che un rimborso danni di questo tipo schiaccerebbe Volkswagen“.Lo scorso autunno la casa automobilistica tedesca  venne travolta dallo scandalo dei dati da laboratorio sulle emissioni truccati per vendere i propri veicoli con prestazioni migliori solo su carta. Partono le class action e le sanzioni, l’amministratore delegato Martin Winterkorn si dimette. Negli Stati Uniti, l’azienda risarcisce i consumatori frodati, in Europa invece intende seguire un’altra strada.
“Il ministro Delrio rimane a guardare”
“Una vergogna – dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori – una vigliaccata resa possibile dal fatto che, a differenza che in America, le autorità  italiane ed europee sono rimaste alla finestra a guardare, mentre i consumatori pagano il fatto di non avere a disposizione una vera class action con danno punitivo come negli Stati Uniti. Visto che il ministro Graziano Delrio non sta facendo nulla, chiediamo al presidente del Consiglio Renzi di intervenire al suo posto, convocando immediatamente l’amministratore delegato e direttore generale di Volkswagen Group Italia, Massimo Nordio, a Palazzo Chigi”
Negli Usa, indennizzo da 6mila euro cada uno
Intanto, anche l’Unione Europea, tramite la commissaria al mercato interno Bienkowska, interviene sul Dieselgate, invitando Volkswagen a indennizzare i consumatori europei che hanno subito danni, alla pari di quanto la stessa azienda ha previsto negli Usa. Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc, commenta: “Apprezziamo l’intervento in merito dell’Unione Europea, che ora deve fare pressioni sulla compagnia tedesca per far ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti ai clienti. La disparità di trattamento riservata ai consumatori italiani e del resto d’Europa rispetto ai consumatori statunitensi è lampante, demoralizzante e ingiustificabile”. I clienti americani riceveranno un indennizzo tra i mille e i 7mila dollari, pari a oltre 6mila euro, oltre all’opzione di vendere la propria auto a Volkswagen e terminare in anticipo il leasing. In più la stessa casa automobilistica finanzierà un programma contro l’inquinamento. “Questo è il tipo di accordo che deve essere stipulato anche in Italia, una soluzione che tutela e risarcisce veramente i clienti e i cittadini danneggiati”, chiosa Tascini che chiede misure analoghe anche per i consumatori italiani.