Troppi ritardi nel trasferire i fondi agli agricoltori e informazione confusionaria. Per questo motivo il ministero dell’Agricoltura ha deciso di cambiare tutto dentro l‘Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) e rivedere la gestione del Sian, il sistema informativo agricolo nazionale.
Il dossier dell’assessore veneto
Non è ancora chiaro se si tratterà di un vero e proprio commissariamento o se invece il ministro Maurizio Martina si limiterà a un cambio dei vertici. Di sicuro, alla base della decisione ci sono le numerosissime proteste delle Regioni, come riporta l’assessore Veneto all’agricoltura Giuseppe Pan: “La Regione Veneto era stata tra le prime a denunciare le inefficienze di Agea e il ritardo intollerabile nei pagamenti dei fondi comunitari del 2015. Non potevamo accettare che Regioni organizzate come il Veneto, e le loro agenzie per i pagamenti finissero sotto accusa per i mancati pagamenti dei contributi comunitari a causa dell’inefficienza e del caos dell’Agenzia nazionale“. L’assenza di un sistema informativo efficiente e tempestivo, era invece l’accusa mossa al Sian.
Molte le falle
Ad aprile, Pan aveva spedito al ministro Maurizio Martina un’analisi dettagliata sul malfunzionamento di Agea: dati incoerenti e non aggiornati nel Sian, ritardo nell’aggiornamento dei dati relativi alle imprese, mancanza dei criteri e delle procedure operative per il calcolo della quota greening dei premi Pac, tempistica inadeguata nella gestione delle coperture assicurative. Queste sono solo alcune delle critiche mosse all’Agenzia.
M5S: “Persino casi di frode”
Sulla questione è intervenuto anche Marco Zullo, parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle in commissione agricoltura: “In questi anni, migliaia di agricoltori in Friuli Venezia Giulia hanno subito ritardi, in certi casi di anni, nei pagamenti dei fondi europei. Hanno visto i propri finanziamenti bloccati o calcolati al ribasso.
Mentre molti allevatori si sono visti arrivare a casa multe salatissime per sforamenti al tetto delle quote latte, nonostante la loro produzione fosse ridotta all’osso.
E non parliamo delle frodi, con finanziamenti europei elargiti per terreni che non esistono, sfruttando un sistema di controllo dalle maglie troppo larghe”.
Il direttore Agea verso le dimissioni
A fare spese della decisione del ministro sarebbe l’attuale direttore unico Stefano Antonio Sernia, che dovrebbe essere sostituto, secondo le indiscrezioni raccolte dal portale Agricolae.eu, Gabriele Papa Pagliardini, commissario straordinario del consorzio di bonifica in Puglia, insieme a un personaggio dell’attuale staff del ministro Martina.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Non è il primo commissariamento
“Da solo, il commissariamento annunciato non è sufficiente per ottenere una svolta vera – aggiunge il 5 stelle Zullo – Agea era stata già commissariata qualche anno addietro, senza che nulla cambiasse davvero”. Di fatto, l’ultimo commissariamento dell’Agenzia risale al 2013, mentre l’anno prima l’Agra era stata al centro di una riforma fatta dal governo Monti con l’allora ministro Mario Catania, che ha trasformato l’ente in Agenzia guidata da un direttore, sul modello dell’Agenza delle Entrate. L’anno prima, nel 2011, era arrivato un commissariamento  “a seguito degli accertati e reiterati inadempimenti da parte degli organi di Agea”, e di “varie inadempienze amministrative e gestionali che hanno comportato anche ripetute segnalazioni da parte dell’Unione europea“. Gli agricoltori italiani sperano che questa sia la volta buona.