Quest’anno, in concomitanza con l’European Obesity Day gli ambientalisti di Vas (Verdi ambiente società) presentano l’XI edizione della Giornata nazionale Mangiasano. In Italia un bambino su tre in età scolare è in sovrappeso oppure è obeso: un fenomeno in costante aumento su cui è necessario mantenere alta l’attenzione. Per questo il 21 maggio l’Europa dedica una giornata all’obesità.
La dieta mediterranea rischia di estinguersi
Il Presidente di Vas, Guido Pollice afferma: “La Dieta Mediterranea rischia l’estinzione nel Paese che le ha dato i natali. In Italia, le nuove generazioni stanno assumendo abitudini alimentari controcorrente rispetto al passato. Il consumo di frutta e verdura è molto limitato, l’olio di palma sostituisce in molti prodotti il nostro olio extravergine di oliva, mentre è abituale il consumo di merendine “spazzatura”, snack ipercalorici e bevande zuccherate. In questo modo si fa crescere un tipo di produzione agroalimentare insostenibile per l’ambiente e per la biodiversità e si vanno ad aumentare i costi del sistema sanitario: le persone in sovrappeso costano dal 4% al 51% in più, rispetto ai normopeso, a causa dell’insorgenza di diverse malattie croniche e degenerative”.
Mangiare sano vuol dire scegliere cibi salutari e a basso impatto ambientale
Con lo slogan “Educare mangiando”, in 30 piazze italiane, saranno realizzate iniziative nelle scuole, saranno proposti convegni e laboratori per bambini e saranno organizzati mercatini di prodotti locali, nutrienti e trasformati in modo artigianale. Inoltre, i soci Vas saranno a disposizione, con i propri stand e il materiale informativo, per rispondere alle domande dei cittadini. Durante la giornata sarà distribuito anche l’opuscolo “Alimenta la tua salute” realizzato nell’ambito del progetto EAT nato per sensibilizzare le famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione sostenibile per l’organismo e per l’ambiente. Mangiare sano vuol dire, infatti, conoscere il cibo che mangiamo non solo da un punto di vista calorico ma anche la sua provenienza, stagionalità e l’impatto ambientale. Ad esempio, alcuni cibi prevedono l’utilizzo di molta più acqua di altri. Nell’infografica che segue la quantità di acqua utilizzata per porzione