Caro Test-Salvagente,
nell’anno 2015 reduce dal lutto del marito, mia madre di 85 anni lo ha passato a turno quasi tutto a casa dei suoi 5 figli. Tornata definitivamente nel suo appartamento mi sono accorto che il contatore del gas installato circa da un anno da Gabogas era bloccato sullo zero. Ho avvertito la società che lo ha sostituito. Evidentemente lo hanno installato difettoso e quindi la responsabilità è loro ma nella bolletta è stato calcolato un consumo una tantum di 500 metri cubi extra. Io ho contestato ma loro non sentono ragioni e dicono che bisogna pagare. Vorrei un consiglio da voi. È giusto pagare o posso fare qualcosa? A chi rivolgermi?
Grazie Mauro Alberti
Caro Mauro, abbiamo chiesto di risponderle a un’esperta, la responsabile del servizio utenze di Konsumer Italia, Valentina Masciari. Ecco la sua risposta
Caro Mauro,
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in effetti, leggendo quello che scrive, è giusto che abbia delle perplessità su questa richiesta fatta dal suo fornitore di gas. In tali ipotesi, è previsto che nel caso di guasto o rottura del gruppo di misura, il distributore provveda alla sostituzione redigendo contestualmente un verbale di sostituzione.
Una copia di questo deve essere data al cliente che deve firmarla e una va inviata al fornitore : già su questo punto, mi sembra non sia stata rispettata la procedura, perché lei, Mauro, non cita la consegna di alcun verbale.
A questo punto, l’esercente deve procedere alla ricostruzione dei consumi: il contatore potrebbe aver fornito registrazioni dei consumi sbagliate, per eccesso o per difetto. Per fare la ricostruzione dei consumi, vanno seguiti alcuni principi :
si prende come periodo di riferimento il tempo compreso tra il momento in cui si è verificato il guasto o la rottura del contatore, se è possibile stabilirlo con certezza, e il momento in cui l’esercente provvede alla sostituzione oppure alla riparazione del contatore stesso;
se non è possibile stabilire con certezza il momento del guasto o della rottura del contatore, il periodo di riferimento per la ricostruzione dei consumi è quello che intercorre fra la data di verifica, o di sostituzione del contatore per l’invio a un laboratorio qualificato e, l’ultima lettura valida per il distributore e non contestata dal cliente. Il periodo di riferimento non può comunque mai essere superiore a cinque anni solari;
il cliente può comunque fornire all’esercente la documentazione riguardante le eventuali variazioni dei suoi consumi rispetto ai consumi degli anni precedenti.
Proprio questo è il passaggio che riguarda il Sig. Mauro : infatti i suoi consumi dell’ultimo periodo hanno subito una considerevole variazione rispetto allo standard precedente.
Infine, il cliente deve ricevere tutte le informazioni relative alla ricostruzione dei consumi comunque non più tardi di 2 mesi dalla data in cui è stata effettuata la verifica / sostituzione del contatore: non mi sembra che lei, Mauro, abbia ricevuto questi dati.
Comunque, i dati della ricostruzione dei consumi dal momento in cui il cliente ne riceve la comunicazione scritta, possono essere contestati, cosa che lei ha prontamente fatto.
Aggiungo, che nel corso della risoluzione di una controversia relativa alla ricostruzione dei consumi, la fornitura del gas al cliente non può essere sospesa per il debito relativo alla ricostruzione dei consumi stessi.
Visto, gentile Mauro, che non si ritiene adeguatamente soddisfatto della risposta ottenuta alla sua contestazione, magari facendosi assistere da un’associazione consumatori, può attivare la procedura presso lo Sportello del Consumatore, contestando sempre la ricostruzione dei consumi fatta e richiedendo una ulteriore verifica sulla questione evidenziando quanto sopra detto.