Per molti è l’occasione della vita, il “concorsone” per la scuola, la prova per assegnare ben 63mila posti di lavoro stabili ad altrettanti docenti italiani. A partecipare saranno in centinaia di migliaia, tra cui in molti pronti a fare ricorso. La macchina organizzativa messa in moto dal ministero dell’Istruzione è imponente ma non tutto sembra essere stato accuratamente valutato. C’è un problema tecnico che rischia di tagliare fuori dal concorso gli aspiranti partecipanti che sono anche correntisti presso Poste Italiane.
Il bonifico? Non on line
A spiegarci l’inghippo è Marco Leonardi, di Roma, che si è rivolto al Test Salvagente per raccontare l’episodio assurdo che gli è capitato. “Sto facendo le corse per riuscire a consegnare i documenti richiesti dal ministero per partecipare al concorso per assegnare le cattedre, entro il prossimo 30 marzo – spiega il signor Leonardi, facendo riferimento alla data di scadenza per la richiesta di partecipazione – e tra le tante scartoffie da sbrigare, bisogna inviare un bonifico di 10 euro per ogni classe di concorso a cui si intende partecipare, per le spese per i diritti di segreteria”. Marco prova a mandare il bollettino tramite il suo account privato sul sito di Poste Italiane, come fa di solito, ma dopo tre tentativi andati a vuoto – “Impossibile effettuare l’operazione” è la comunicazione del sito-, decide di andare all’ufficio postale più vicino. “Mi danno un modulo specifico perché il bonifico è destinato alla Tesoreria dello Stato, lo compilo stando attendo a inserire nella causale tutte le informazioni richieste dal ministero, e la consegno all’operatore allo sportello”.
Alle Poste: “Non c’è spazio per la causale”
E qui arriva la sorpresa, spiega Marco: “L’operatore mi dice che non c’è spazio nel sistema informatico delle Poste per inserire una causale così lunga” Secondo il ministero, infatti, nel bonifico vanno inserite, nello spazio apposito: “Regione – procedura concorsuale/posto comune per infanzia/primaria, classe di concorso o ambito disciplinare verticale, sostegno – nome e cognome – codice fiscale del candidato”. Troppe informazioni per il sistema delle Poste: “Con l’addetto allo sportello – aggiunge Marco -le abbiamo provate tutte, abbiamo abbreviato ogni parola abbreviabile, ma comunque tutte quelle informazioni non entravano. Dopo essersi consultato con i colleghi, non gli è rimasto che consigliarmi di provare a fare il bonifico da un’altra banca”, conclude il nostro lettore sconsolato che si chiede: “E se mi fossi trovato con le carte necessarie all’ultimo giorno di iscrizione e non fossi riuscito per colpa delle Poste?”. E, oltretutto le Poste italiane potrebbero non essere l’unico istituto a riscontrare un problema del genere.
Il numero per i chiarimenti
I casi come quelli di Marco Leonardi sono diversi e già cominciano a rimbalzare sui siti internet specializzati nel settore scolastico. Nel segnalare il disguido alle Poste, sperando in un tempestivo rimedio, intanto consigliamo a chi riscontrasse problemi tecnici col bonifico per il concorso docenti, di telefonare al numero messo a disposizione dal ministero dell’Istruzione per chiarimenti e disguidi come questi: 080/9267603, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00.