Negli Stati Uniti il movimento a favore di un’etichettatura sui cibi Ogm ha guadagnato una prima grande vittoria. In Senato il cosiddetto Dark Act non ha ottenuto i 60 voti necessari per essere approvato: solo 48 senatori, infatti, hanno votato a favore di un provvedimento che di fatto vieta ai consumatori americani di sapere di cosa sono fatti i cibi che portano in tavola e, allo stesso tempo, permetterebbe di ignorare le leggi statali che richiedono l’etichettatura degli alimenti contenenti ingredienti Ogm, come quella che il prossimo 1° luglio entrerà in vigore nel Vermont.
A favore del provvedimento “The Safe and Accurate Food Labeling Act″è scesa in campo, a suon di dollari, la potente lobby delle industrie alimentari secondo cui con una legge “trasparente” aumenterebbero i costi di produzione che vengono scaricati sui consumatori. Dall’altro lato della barricata l’opinione pubblica che al grido di “Gli americani devono sapere” ha fermato l’iter legislativo della norma.