Canone in bolletta: arriva il decreto che risolve i dubbi (ma accende le polemiche)

È in dirittura d’arrivo il decreto attuativo che disciplina il canone in bolletta. L’anticipazione è del quotidiano La Repubblica che svela nei dettagli il contenuto della bozza del decreto che promette di stanare gli evasori del canone Rai e far pagare a tutti i 100 euro dovuti per le trasmissioni della tv pubblica.
Il decreto è molto atteso perché metterà fine finalmente a molte incertezze che ancora aleggiano attorno al nuovo canone televisivo e risolverà alcuni casi pratici controversi.

I PUNTI PRINCIPALI

Vediamo i punti principali previsti nella bozza di decreto redatta dai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo.

La voltura
Uno dei casi più frequenti è quello di due coniugi cui sono intestate rispettivamente l’utenza elettrica e l’abbonamento tv, con il rischio di ricevere la richiesta di pagamento due volte. Ma il decreto risolve ogni dubbio: l’Agenzia delle Entrate (Ufficio di Torino) farà una “voltura automatica”, per cui chi paga la bolletta elettrica diventerà anche titolare dell’abbonamento televisivo.

La prima bolletta
Nella bolletta elettrica di luglio, la prima del nuovo corso, troveremo anche 60 euro da versare per il canone Rai, ovvero la somma delle prime sei rate da 10 euro che coprono da gennaio a giugno 2016. Chi paga con bollettino postale solo il consumo elettrico, l’intera somma andrà all’operatore elettrico, mentre la Rai non potrà reclamare nulla e per recuperare il dovuto dovrà affidarsi solo ai solleciti che l’Agenzia delle Entrate dovrà inviare agli inadempienti.

I rimborsi
Un caso piuttosto controverso è quello di chi – intestatario di utenza elettrica che paga tramite addebito automatico sul proprio conto corrente bancario – non ha in casa un televisore ma ha dimenticato di comunicarlo all’Agenzia delle Entrate. In questo caso, bisogna attivarsi per ottenere il rimborso del costo del canone caricato sul conto corrente. Per farlo, si avrà tempo fino al giugno dell’anno successivo ai pagamenti. Il rimborso da parte della società elettrica, però, arriverà solo entro 6 mesi dalla richiesta. Su questo punto è già molto critica e pronta a dare battaglia l’Unc (Unione nazionale consumatori), il cui Segretario Nazionale, Massimiliano Dona, non ha esitato a definire “inaccettabile” il fatto che “le società elettriche abbiano 6 mesi di tempo per restituire il maltolto al consumatore per i pagamenti non dovuti del canone. Chiediamo che i rimborsi  avvengano nella prima bolletta utile dopo l’invio della richiesta da parte del cliente e della dovuta autocertificazione”.

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I nuovi contratti
Quante delle 10 rate del canone annuo Rai deve pagare chi attiva un’utenza, ad esempio, a novembre 2016? Il decreto sembrerebbe orientato a richiedere l’intero pagamento annuale relativo al 2016, ovvero 100 euro, con possibilità di versamento entro febbraio del 2017. Anche questa norma ha già suscitato molte proteste, per cui è lecito aspettarsi una modifica nella versione definitiva del decreto attuativo.

Le esenzioni
Sembrerebbero confermate le esenzioni dal versamento del canone Rai, tra cui rientrano gli over 75 anni con reddito inferiore agli 8mila euro lordi.

Le isole minori
Infine, un capitoletto del decreto riguarderà le 20 isole minori, come Filicudi e Ventotene, in cui la rete elettrica non è collegata a quella nazionale. Agli abitanti non arriverà dunque in bolletta il canone Rai, ma sarà un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate a fissare le modalità di pagamento per i residenti in queste isole.

QUI TUTTE LE DOMANDE E LE RISPOSTE SUL NUOVO CANONE RAI